Gli obiettivi formativi dell'insegnamento sono coerenti con le figure professionali previste dal corso di laurea in Scienze della Comunicazione, e in particolare con quelle di giornalista e operatore dei media. In tutti questi settori, infatti, la capacità di analisi e argomentazione, nonché di comprensione dei diritti umani come principi dinamici anziché statici costituiscono competenze di notevole efficacia.
Prerequisiti
Alcuni dei documentari mostrati in aula saranno in inglese, oppure con i sottotitoli in inglese. Una buona conoscenza dell'inglese è quindi raccomandata.
Metodi didattici
Lezioni frontali, letture ad alta voce, discussioni in aula, presentazioni da parte degli studenti, interventi di relatori tra cui il Prof. Marcello Flores (autore del nostro libro di testo) e del diplomatico Fernando Gentilini (autore di un volume su letteratura e geopolitica).
Verifica Apprendimento
Esame scritto.
Contenuti
Partiremo dal volume del Prof. Marcello Flores Storia dei diritti umani (Il Mulino, edizione aggiornata 2023), per poi affrontare il tema dell'apartheid in Sudafrica con Albrecht Hagemann, Breve storia del Sudafrica (Il Mulino 2020, capp. 9-10-11) con una breve parentesi indiana (Gandhi avvocato in Sudafrica, ovvero il cap. 3 della biografia "Gandhi" di Andreas Becke). Successivamente, ci sposteremo in Palestina. Le tematiche saranno affrontate con lezioni frontali, lettura di brani letterari (nel caso della Palestina la Nakba sarà per esempio spiegata partendo dalla lettura di un romanzo breve di Kanafani).
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
È il mondo giuridico, ovviamente, quello che si è maggiormente occupato di diritti umani. E sono giuristi, o filosofi del diritto, coloro che ne hanno dato le formulazioni più articolate e complete, che hanno contribuito a comprenderli, codificarli, classificarli, renderli insieme un momento di riflessione teorica e di proposta normativa, affrontando sia la questione dei principi e dei valori sia quella delle regole e della loro attuazione. Lo sguardo di uno storico non può che essere, da questo punto di vista, diverso.