Il corso è volto a prendere contezza dello sviluppo e delle radici del diritto italiano ed europeo e della diversità delle esperienze giuridiche del passato rispetto a quella attuale che rimane ancora collegata, seppure nella presente crisi, a un modello costituzionale e codificatorio. Attraverso la storia si pone l’obiettivo di: - far raggiungere allo studente la consapevolezza della specificità e della relatività delle soluzioni giuridiche di ieri e di oggi; - far acquisire una prima capacità di valutazione critica delle problematiche connesse al diritto e alla giustizia; - far cogliere la profonda connessione tra elaborazioni giuridiche, istituzionali e scientifiche da un lato, e società dall’altro; - far cogliere il rilevante contributo della scienza giuridica e del giurista nello sviluppo del diritto e della società.
Lo studente al termine del corso deve: - sapersi muovere con appropriato linguaggio nei diversi periodi storici; - cogliere le peculiarità dei periodi storici in termini di istituzioni, fonti del diritto, ruolo del diritto e del giurista.
Prerequisiti
Non richiesto. Si consiglia la conoscenza del Diritto Privato e del Diritto Costituzionale.
Metodi didattici
Le lezioni potranno essere svolte in presenza o online (Microsoft Teams), con l’utilizzo di PowerPoint, con lettura/commento di fonti e sussidi didattici, messi a disposizione sul sito e-learning. Gli studenti saranno chiamati a intervenire attivamente durante le lezioni con spiegazioni, discussioni e commenti.
Verifica Apprendimento
Per gli studenti vi sarà una prova orale e/oppure scritta sul programma del testo e delle lezioni. Al termine sarà attribuito un punteggio tra i 18/30 e i 30/30. I criteri di attribuzione del voto saranno determinati nella misura seguente: 60 % conoscenza della materia; 20 % proprietà di linguaggio; 20% capacità di esplicitare nessi e collegamenti e valutare criticamente le problematiche giuridiche.
Contenuti
Il corso muove da una rapida disamina della Compilazione giustinianea, base del rinnovamento giuridico medievale, per poi passare ai diritti dell’Alto Medioevo, prevalentemente consuetudinari, compreso lo sviluppo del sistema feudale, al sistema di diritto commune fino all’Antico Regime, ancora fortemente connotato in senso giurisprudenziale ma in cui non mancano importanti espressioni legislative. Saranno perciò trattati rapidamente il Corpus Iuris giustinianeo e l’Impero Romano; la cultura e il diritto dei popoli barbarici; il feudo; le istituzioni e il diritto della Chiesa; la cultura alto-medievale; la rinascita economica e culturale dei secoli XI e XII con la concomitante formazione dei Comuni cittadini e delle altre forme associative nate all’interno di essi, quali Università e corporazioni; le signorie e i primi stati monarchici, la formazione dei Grandi Tribunali. La nascita e lo sviluppo dello ius commune e del diritto canonico, dell'Umanesimo giuridico, della Scuola di Salamanca e della Scuola del Diritto naturale. Saranno spiegati anche gli sviluppi del sistema di Common Law. Per ciascun periodo saranno poste in evidenza le fonti giuridiche e il ruolo del diritto e del giurista nell’organizzazione della società e delle istituzioni. Particolare attenzione sarà riservata allo sviluppo di diverse forme di processo nelle varie epoche. I dettagli sui libri da studiare sono leggibili sotto il paragrafo ALTRO.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
PER FREQUENTANTI: a cura di A.A. Cassi, Le danze di Clio e Astrea. Fondamenti storici del diritto europeo, Giappichelli 2023, pp. 1-203, 253-258, 333-369; 395-431. PER I NON FREQUENTANTI: Tamar Herzog, Breve storia del diritto in Europa. Dal diritto romano al diritto europeo, Bologna, il Mulino 2024, pp. 5-224.