ID:
GIU0812
Durata (ore):
50
CFU:
8
SSD:
DIRITTO PENALE
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (27/02/2025 - 25/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso di Diritto penale internazionale e giustizia di transizione si colloca nell’ambito del Percorso linguistico-internazionale del Corso di studi in Giurisprudenza e precisamente nel focus denominato “Cooperazione internazionale e sviluppo”. Può essere comunque scelto tra gli esami opzionali anche dagli studenti che seguono percorsi diversi da quello linguistico-internazionale. Il corso viene erogato nella formula da 8 CFU per complessive 50 ore di didattica.
Al termine del percorso formativo lo studente è chiamato a possedere le seguenti conoscenze:
(a) in relazione al diritto penale internazionale: aspetti più significativi del diritto e della giustizia penale internazionale e suo sviluppo storico, tenendo conto della normativa internazionale rilevante e della giurisprudenza dei tribunali penali internazionali; distinzioni rispetto al diritto internazionale umanitario, al diritto internazionale dei diritti umani e al diritto penale dei singoli sistemi nazionali; istituzione della giurisdizione penale internazionale tra Tribunali speciali e Corte penale internazionale e rapporti col diritto interno; conoscenze di base sui principali crimini internazionali: forme della responsabilità, individuale e concorsuale, e sanzioni; contenuti e esiti dei casi trattati durante le lezioni.
(b) in relazione alla giustizia di transizione: prime forme di giustizia di transizione fondate sulle amnistie; significato e limiti dell’istituto dell’amnistia; modelli di giustizia di transizione basati sulla gestione dialogica dei conflitti; conoscenze di base in relazione alle principali esperienze di giustizia di transizione (Sud Africa e Colombia); ruolo e funzione della memoria individuale e collettiva; significato della riparazione simbolica e di quella materiale; possibilità e limiti delle commissioni volte all’accertamento della verità e/o alla riconciliazione.
Al termine del percorso formativo lo studente è chiamato a possedere le seguenti conoscenze:
(a) in relazione al diritto penale internazionale: aspetti più significativi del diritto e della giustizia penale internazionale e suo sviluppo storico, tenendo conto della normativa internazionale rilevante e della giurisprudenza dei tribunali penali internazionali; distinzioni rispetto al diritto internazionale umanitario, al diritto internazionale dei diritti umani e al diritto penale dei singoli sistemi nazionali; istituzione della giurisdizione penale internazionale tra Tribunali speciali e Corte penale internazionale e rapporti col diritto interno; conoscenze di base sui principali crimini internazionali: forme della responsabilità, individuale e concorsuale, e sanzioni; contenuti e esiti dei casi trattati durante le lezioni.
(b) in relazione alla giustizia di transizione: prime forme di giustizia di transizione fondate sulle amnistie; significato e limiti dell’istituto dell’amnistia; modelli di giustizia di transizione basati sulla gestione dialogica dei conflitti; conoscenze di base in relazione alle principali esperienze di giustizia di transizione (Sud Africa e Colombia); ruolo e funzione della memoria individuale e collettiva; significato della riparazione simbolica e di quella materiale; possibilità e limiti delle commissioni volte all’accertamento della verità e/o alla riconciliazione.
Prerequisiti
Si richiede la conoscenza del Diritto penale base e del Diritto costituzionale.
Metodi didattici
I metodi didattici utilizzati sono quelli della lezione frontale e della discussione su casi. Verrà utilizzato il cooperative learning. Il corso potrà essere essere arricchito dal contributo di conoscenze e saperi specialistici offerto da ospiti provenienti dall’accademia, dalla magistratura o dall’avvocatura attraverso seminari dedicati.
Sulla piattaforma e-learning potranno essere caricate slides, materiali giuridici, casi giurisprudenziali o indicazioni per letture facoltative. Verranno inoltre indicati a lezione e in piattaforma trattati internazionali alle cui norme è necessario fare riferimento per poter affrontare lo studio dei contenuti del corso. Il ricevimento studenti avverrà subito dopo la lezione o previo appuntamento da richiedere via mail.
Sulla piattaforma e-learning potranno essere caricate slides, materiali giuridici, casi giurisprudenziali o indicazioni per letture facoltative. Verranno inoltre indicati a lezione e in piattaforma trattati internazionali alle cui norme è necessario fare riferimento per poter affrontare lo studio dei contenuti del corso. Il ricevimento studenti avverrà subito dopo la lezione o previo appuntamento da richiedere via mail.
Verifica Apprendimento
Le modalità di verifica dell’apprendimento consistono in un esame orale, con attribuzione del voto finale in trentesimi, vertente su tutto il programma, condotto secondo la modalità del cono rovesciato: una domanda generale, seguita da alcune domande più specifiche che aprono, a loro volta, ulteriori percorsi di approfondimento.
Verranno valutate in particolare: la capacità di riferire i contenuti del programma in modo adeguato alle specificità della materia e secondo corretti canoni logico-sistematici, la capacità collegare tra loro i vari istituti penalistici, le abilità argomentative, la capacità tecnico-espressiva.
Verranno valutate in particolare: la capacità di riferire i contenuti del programma in modo adeguato alle specificità della materia e secondo corretti canoni logico-sistematici, la capacità collegare tra loro i vari istituti penalistici, le abilità argomentative, la capacità tecnico-espressiva.
Contenuti
Il corso è strutturato in due moduli, ciascuno di 25 ore: il primo modulo sul Diritto penale internazionale è tenuto dalla Prof.ssa Gilda Ripamonti, il secondo dalla prof.ssa Grazia Mannozzi.
Il programma del primo modulo prevede:
Lo sviluppo del diritto penale internazionale e della giustizia penale internazionale nel secolo delle due guerre mondiali; i tribunali penali internazionali; la Corte penale internazionale e lo Statuto di Roma; i rapporti tra diritto penale internazionale, Statuto di Roma e diritto penale interno; le forme della responsabilità, le cause di giustificazione e le sanzioni previste per i crimini internazionali; la parte speciale, dai crimini di guerra ai crimini contro la pace e contro l’umanità: sistematica e approfondimento delle condotte relative ad alcuni crimini internazionali; cenni alla giurisprudenza dei tribunali internazionali e della corte penale internazionale.
Il programma del secondo modulo prevede:
I problemi di fondo della giustizia di transizione; il ruolo e funzione della memoria individuale e collettiva; i bisogni delle vittime; il ruolo e il significato della verità; il significato della riparazione simbolica e di quella materiale; l’analisi dell’istituto penalistico dell’amnistia e prime applicazioni per la gestione da regimi dittatoriali a regimi democratici; analisi del principale modello di giustizia di transizione basati sulla gestione dialogica dei conflitti (La Commissione Sudafricana verità e riconciliazione - TRC); analisi dell’esperienza di giustizia di transizione colombiana; possibilità e limiti delle commissioni volte all’accertamento della verità e/o alla riconciliazione.
Il programma del primo modulo prevede:
Lo sviluppo del diritto penale internazionale e della giustizia penale internazionale nel secolo delle due guerre mondiali; i tribunali penali internazionali; la Corte penale internazionale e lo Statuto di Roma; i rapporti tra diritto penale internazionale, Statuto di Roma e diritto penale interno; le forme della responsabilità, le cause di giustificazione e le sanzioni previste per i crimini internazionali; la parte speciale, dai crimini di guerra ai crimini contro la pace e contro l’umanità: sistematica e approfondimento delle condotte relative ad alcuni crimini internazionali; cenni alla giurisprudenza dei tribunali internazionali e della corte penale internazionale.
Il programma del secondo modulo prevede:
I problemi di fondo della giustizia di transizione; il ruolo e funzione della memoria individuale e collettiva; i bisogni delle vittime; il ruolo e il significato della verità; il significato della riparazione simbolica e di quella materiale; l’analisi dell’istituto penalistico dell’amnistia e prime applicazioni per la gestione da regimi dittatoriali a regimi democratici; analisi del principale modello di giustizia di transizione basati sulla gestione dialogica dei conflitti (La Commissione Sudafricana verità e riconciliazione - TRC); analisi dell’esperienza di giustizia di transizione colombiana; possibilità e limiti delle commissioni volte all’accertamento della verità e/o alla riconciliazione.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Corsi
Corsi
GIURISPRUDENZA
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 Anni
5 anni
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Persone
Persone (2)
Ricercatori
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