Tipo Corso:
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
Durata (anni):
5
Dipartimento:
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea:
o attuano la completezza della formazione sia di base sia caratterizzante assumendo discipline da ciascuno dei settori scientifico-disciplinare di cui in tabella, ed attuano la coerenza complessiva della formazione orientando i contenuti in rapporto agli obiettivi formativi della classe; a tal fine, in particolare, utilizzeranno le discipline previste negli ambiti di materie affini e integrative per la predisposizione di indirizzi e/o piani di studio coerenti per la formazione dei diversi settori professionali cui la laurea d� accesso;
o assicurano la coerenza ad un progetto formativo che sviluppi i profili tecnici e metodologici idonei a contrastare la rapida obsolescenza, nonch� a garantire una consistente fecondit�, delle conoscenze e competenze acquisite;
o assicurano, per consentirne la loro utilizzazione nei corsi di formazione post-laurea per le professioni legali, mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze e consapevolezza:
a) degli aspetti istituzionali ed organizzativi degli ordinamenti giudiziari
b) della deontologia professionale, della logica ed argomentazione giuridica e forense, della sociologia giuridica, dell'informatica giuridica
c) del linguaggio giuridico di ameno una lingua straniera
o attuano la completezza della formazione sia di base sia caratterizzante assumendo discipline da ciascuno dei settori scientifico-disciplinare di cui in tabella, ed attuano la coerenza complessiva della formazione orientando i contenuti in rapporto agli obiettivi formativi della classe; a tal fine, in particolare, utilizzeranno le discipline previste negli ambiti di materie affini e integrative per la predisposizione di indirizzi e/o piani di studio coerenti per la formazione dei diversi settori professionali cui la laurea d� accesso;
o assicurano la coerenza ad un progetto formativo che sviluppi i profili tecnici e metodologici idonei a contrastare la rapida obsolescenza, nonch� a garantire una consistente fecondit�, delle conoscenze e competenze acquisite;
o assicurano, per consentirne la loro utilizzazione nei corsi di formazione post-laurea per le professioni legali, mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze e consapevolezza:
a) degli aspetti istituzionali ed organizzativi degli ordinamenti giudiziari
b) della deontologia professionale, della logica ed argomentazione giuridica e forense, della sociologia giuridica, dell'informatica giuridica
c) del linguaggio giuridico di ameno una lingua straniera
Autonomia di giudizi
Le conoscenze apprese durante il percorso di studio rappresentano per lo studente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza la “piattaforma” di partenza per pervenire ad una propria autonomia di giudizio sulle problematiche interpretative ed evolutive che contraddistinguono il sapere giuridico.
Le riflessioni sul carattere problematico e “complesso” dell'esperienza giuridica sono connaturate allo studio di base e caratterizzante (le formulazioni legislative talora compromissorie e non chiare, nonché i contrasti inter-ordinamentali e giurisprudenziali che si radicano su di esse ne costituiscono il miglior esempio) e vengono affinate nel corso degli esami opzionali a scelta di ciascuno studente.
Il laureato magistrale in Giurisprudenza, al termine del percorso di studi, possiede competenze scientifico-metodologiche ed autonomia di giudizio che gli consentono di:
(a) identificare i problemi giuridici e transitare dall’universalismo della dimensione giuridica al particolarismo del caso concreto;
(b) comprendere un problema giuridico anche nuovo e/o con significative componenti religiose, etiche o sociali, e trovare per esso soluzioni conformi a diritto, teoricamente sostenibili e praticamente efficaci;
(c) orientarsi nelle nuove dimensioni europee o internazionali di sempre più numerose questioni giuridiche;
(d) gestire problemi giuridici delle società c.d. complesse anche sulla base di informazioni incomplete o limitate;
(e) identificare i tratti rilevanti dell'evoluzione giuridica e valutare la validità di nuove teorie o di soluzioni giuridiche emergenti;
(f) identificare e comprendere nuove basi filosofiche e sistematiche in specifici settori del sistema giuridico.
Le capacità di giudizio sopra indicate, fondate su un sapere giuridico non puramente tecnicistico, sono acquisite tramite la sinergia di diverse modalità didattiche:
- didattica frontale e studio dei manuali e delle fonti indicate durante il corso di studi;
- lezioni impartite da esperti esterni e visiting stranieri;
- ricerche organizzate su temi specifici, da condurre anche in team;
- esercitazioni su casi pratici per verificare le capacità di sussunzione sotto norme specifiche;
- simulazioni di processi e di mediazione dei conflitti;
- elaborazione e discussione della tesi di laurea;
- tirocini formativi;
- periodi di studio all'estero;
- laurea in apprendistato.
Al pari delle nozioni giuridiche, anche l’autonomia di giudizio è oggetto di verifica in sede di esami di profitto e di stesura dell'elaborato (tesi) che si colloca alla fine del percorso di studio e che deve necessariamente avere carattere di completezza, anche nella documentazione bibliografica, rispetto alle tematiche trattate e di autonomia rispetto all'impianto sistematico col quale le stesse risultano esposte.
Le riflessioni sul carattere problematico e “complesso” dell'esperienza giuridica sono connaturate allo studio di base e caratterizzante (le formulazioni legislative talora compromissorie e non chiare, nonché i contrasti inter-ordinamentali e giurisprudenziali che si radicano su di esse ne costituiscono il miglior esempio) e vengono affinate nel corso degli esami opzionali a scelta di ciascuno studente.
Il laureato magistrale in Giurisprudenza, al termine del percorso di studi, possiede competenze scientifico-metodologiche ed autonomia di giudizio che gli consentono di:
(a) identificare i problemi giuridici e transitare dall’universalismo della dimensione giuridica al particolarismo del caso concreto;
(b) comprendere un problema giuridico anche nuovo e/o con significative componenti religiose, etiche o sociali, e trovare per esso soluzioni conformi a diritto, teoricamente sostenibili e praticamente efficaci;
(c) orientarsi nelle nuove dimensioni europee o internazionali di sempre più numerose questioni giuridiche;
(d) gestire problemi giuridici delle società c.d. complesse anche sulla base di informazioni incomplete o limitate;
(e) identificare i tratti rilevanti dell'evoluzione giuridica e valutare la validità di nuove teorie o di soluzioni giuridiche emergenti;
(f) identificare e comprendere nuove basi filosofiche e sistematiche in specifici settori del sistema giuridico.
Le capacità di giudizio sopra indicate, fondate su un sapere giuridico non puramente tecnicistico, sono acquisite tramite la sinergia di diverse modalità didattiche:
- didattica frontale e studio dei manuali e delle fonti indicate durante il corso di studi;
- lezioni impartite da esperti esterni e visiting stranieri;
- ricerche organizzate su temi specifici, da condurre anche in team;
- esercitazioni su casi pratici per verificare le capacità di sussunzione sotto norme specifiche;
- simulazioni di processi e di mediazione dei conflitti;
- elaborazione e discussione della tesi di laurea;
- tirocini formativi;
- periodi di studio all'estero;
- laurea in apprendistato.
Al pari delle nozioni giuridiche, anche l’autonomia di giudizio è oggetto di verifica in sede di esami di profitto e di stesura dell'elaborato (tesi) che si colloca alla fine del percorso di studio e che deve necessariamente avere carattere di completezza, anche nella documentazione bibliografica, rispetto alle tematiche trattate e di autonomia rispetto all'impianto sistematico col quale le stesse risultano esposte.
Abilità comunicative
L'affinamento delle capacità di comunicare appare fondamentale per coloro che frequentano il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza.
Sia che debba stendere, come giudice, la motivazione di una sentenza, sia che debba sostenere una discussione orale come avvocato, sia che debba fornire risposta ad un quesito giuridico posto da un cliente, il giurista deve essere in grado di veicolare il dato giuridico, con le sfaccettature e le problematicità che lo caratterizzano, in modo chiaro ed efficace.
L'intendimento è, in particolare, quello di significare allo studente la necessità di utilizzare metodologie e forme espressive diverse a seconda dell’interlocutore (specialista e non specialista) o del fatto che si trovi a usare il linguaggio tecnico-giuridico oralmente in forma scritta.
Il Corso di Studi è orientato a sviluppare la capacità di comunicare il sapere giuridico senza ambiguità semantiche ed in modo tendenzialmente chiaro ed efficace mediante:
- prove d'esame orali basate sulla valutazione oltre che delle nozioni anche delle capacità espositive e argomentative;
- elaborazione e discussione di prove scritte intermedie;
- elaborazione e discussione della tesi di laurea;
- partecipazione ad esercitazioni su casi pratici e a simulazioni processuali o di mediazione dei conflitti;
- interazioni dialogiche con visiting professors stranieri per acquisire dimestichezza con il linguaggio giuridico anche nelle lingue diverse dall’italiano;
- tirocini formativi;
- stesura e la discussione della tesi di laurea.
Sia che debba stendere, come giudice, la motivazione di una sentenza, sia che debba sostenere una discussione orale come avvocato, sia che debba fornire risposta ad un quesito giuridico posto da un cliente, il giurista deve essere in grado di veicolare il dato giuridico, con le sfaccettature e le problematicità che lo caratterizzano, in modo chiaro ed efficace.
L'intendimento è, in particolare, quello di significare allo studente la necessità di utilizzare metodologie e forme espressive diverse a seconda dell’interlocutore (specialista e non specialista) o del fatto che si trovi a usare il linguaggio tecnico-giuridico oralmente in forma scritta.
Il Corso di Studi è orientato a sviluppare la capacità di comunicare il sapere giuridico senza ambiguità semantiche ed in modo tendenzialmente chiaro ed efficace mediante:
- prove d'esame orali basate sulla valutazione oltre che delle nozioni anche delle capacità espositive e argomentative;
- elaborazione e discussione di prove scritte intermedie;
- elaborazione e discussione della tesi di laurea;
- partecipazione ad esercitazioni su casi pratici e a simulazioni processuali o di mediazione dei conflitti;
- interazioni dialogiche con visiting professors stranieri per acquisire dimestichezza con il linguaggio giuridico anche nelle lingue diverse dall’italiano;
- tirocini formativi;
- stesura e la discussione della tesi di laurea.
Capacità di apprendimento
Nella piena consapevolezza dell’intrinseca obsolescenza e mutevolezza del dato normativo, il laureato nel Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza deve essere in grado di:
- cogliere la complessità del fenomeno studiato e approfondire in modo autonomo, critico ed originale la conoscenza di temi e problemi specifici, nel quadro delle conoscenze di base fornite;
- aggiornare le conoscenze di base e specifiche, in coincidenza con le innovazioni legislative o giurisprudenziali che interesseranno i singoli istituti o intere materie;
- reperire autonomamente la disciplina vigente di singoli istituti, muovendo dal formante legislativo e completandolo con il necessario corredo giurisprudenziale e dottrinale.
La capacità di apprendimento viene particolarmente stimolata insegnando allo studente la ricerca del dato giuridico, sia secondo modalità tradizionali (ricerca su enciclopedie, riviste, risorse cartacee), sia mediante l'impiego delle banche dati remote ed on line.
La metodologia della ricerca normativa e giurisprudenziale è oggetto di particolare verifica e affinamento in fase di elaborazione della tesi di laurea, della quale si promuove una stesura improntata ad autonomia di pensiero nella rielaborazione critica di nozioni derivate dalla letteratura scientifica e dalle dinamiche evolutive giurisprudenziali.
- cogliere la complessità del fenomeno studiato e approfondire in modo autonomo, critico ed originale la conoscenza di temi e problemi specifici, nel quadro delle conoscenze di base fornite;
- aggiornare le conoscenze di base e specifiche, in coincidenza con le innovazioni legislative o giurisprudenziali che interesseranno i singoli istituti o intere materie;
- reperire autonomamente la disciplina vigente di singoli istituti, muovendo dal formante legislativo e completandolo con il necessario corredo giurisprudenziale e dottrinale.
La capacità di apprendimento viene particolarmente stimolata insegnando allo studente la ricerca del dato giuridico, sia secondo modalità tradizionali (ricerca su enciclopedie, riviste, risorse cartacee), sia mediante l'impiego delle banche dati remote ed on line.
La metodologia della ricerca normativa e giurisprudenziale è oggetto di particolare verifica e affinamento in fase di elaborazione della tesi di laurea, della quale si promuove una stesura improntata ad autonomia di pensiero nella rielaborazione critica di nozioni derivate dalla letteratura scientifica e dalle dinamiche evolutive giurisprudenziali.
Requisiti di accesso
Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari – è richiesto il possesso di un Diploma di scuola media superiore di durata quinquennale o altro titolo conseguito all'estero e riconosciuto idoneo ovvero di un Diploma di scuola media superiore di durata quadriennale e completato da un anno integrativo o, qualora non sia possibile, del debito formativo assegnatogli –, il Corso di Laurea non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né prova di accesso.
Nondimeno, gli studenti devono sottoporsi e superare una prova di verifica delle competenze linguistiche di base (logico-sintattiche, testuali, semantico-lessicali, stilistiche e sociolinguistiche), che ha luogo in ottobre. Gli studenti che abbiano conseguito esito insufficiente in tale prova hanno come specifico obbligo formativo aggiuntivo la partecipazione alle iniziative didattiche del Dipartimento mirate a superare le carenze rilevate nella prova iniziale e a sostenere con successo la prova nelle sessioni di recupero (organizzate a partire da novembre).
Gli studenti non potranno sostenere esami di profitto fino a che non avranno superato con successo la prova di verifica delle competenze linguistiche.
Nondimeno, gli studenti devono sottoporsi e superare una prova di verifica delle competenze linguistiche di base (logico-sintattiche, testuali, semantico-lessicali, stilistiche e sociolinguistiche), che ha luogo in ottobre. Gli studenti che abbiano conseguito esito insufficiente in tale prova hanno come specifico obbligo formativo aggiuntivo la partecipazione alle iniziative didattiche del Dipartimento mirate a superare le carenze rilevate nella prova iniziale e a sostenere con successo la prova nelle sessioni di recupero (organizzate a partire da novembre).
Gli studenti non potranno sostenere esami di profitto fino a che non avranno superato con successo la prova di verifica delle competenze linguistiche.
Esame finale
Prova finale: elaborazione di una tesi monografica in materia giuridica con carattere di originalit�