Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il corso di Laurea Magistrale in Scienze Ecologiche viene istituito nell'ambito della Classe LM-60 come trasformazione e riprogettazione del corso di Laurea Specialistica in Analisi e Gestione delle Risorse Naturali (ex 68/S). Il Corso è destinato alla formazione di professionisti di livello avanzato e si rivolge principalmente a laureati di primo livello già in possesso di una buona conoscenza degli organismi biologici, dei sistemi naturali e degli equilibri tra le componenti biotiche e abiotiche, ma si propone anche di recepire studenti con altre formazioni, in particolare ingegneristico-ambientale, giuridiche e economico-amministrative, interessati ad una preparazione specifica in campo della valutazione, gestione e conservazione delle risorse naturali e della qualità ambientale del territorio. Gli obiettivi formativi generali riguardano: - la padronanza del metodo scientifico di indagine e delle conoscenze necessarie per la ricerca scientifica in ambito naturalistico; - la conoscenza delle moderne tecniche di studio delle comunità animali e vegetali, i metodi di quantificazione della biodiversità negli ecosistemi e il suo monitoraggio nel tempo; - la conoscenza delle moderne strumentazioni di rilevamento e monitoraggio, delle tecniche di laboratorio, delle tecniche statistiche e informatiche di analisi e di archiviazione dei dati; - la conoscenza dei cambiamenti climatici che hanno accompagnato l'evoluzione degli organismi viventi e degli ecosistemi e come questa è testimoniata dai dati paleoecologici; - la conoscenza degli impatti dell'uomo sulle comunità e gli ecosistemi naturali, finalizzate alla comprensione del loro stato attuale inteso come effetto combinato dei fattori ecologici naturali e delle attività umane; - la conoscenza delle convenzioni internazionali, delle normative comunitarie, nazionali e regionali relative alle attività di gestione e conservazione della biodiversità; - la conoscenza, in forma scritta e orale, con particolare riferimento ai lessici propri del settore naturalistico e ambientale, della lingua inglese ed eventualmente di un'altra lingua dell'Unione Europea; Gli obiettivi formativi professionalizzanti riguardano: -la conservazione della biodiversità, la gestione faunistica e la gestione degli habitat naturali e semi-naturali; - l'analisi, la gestione e l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali (floristico-vegetazionali, faunistiche, ittiche e ecosistemiche), anche al fine della produzione di beni e servizi legati alle attività venatorie, alla pesca e alle attività produttive in campo agro-alimentare e floro-vivaistico; - l'impiego degli organismi biologici nel monitoraggio ambientale, nelle tecniche di biorisanamento e negli interventi riqualificazione ambientale e paesaggistica; - la valutazione di impatto ambientale sulle componenti naturalistiche (flora, fauna e ecosistemi) e la progettazione di interventi di mitigazione o compensazione ambientale; - la comunicazione e la consulenza ambientale e naturalistica, anche nel campo dell'assistenza nelle procedure di certificazione di sostenibilità e di eco-compatibilità di processi produttivi e prodotti. In funzione degli obiettivi formativi preposti il corso di laurea magistrale prevede: - insegnamenti delle discipline che caratterizzano la classe, dedicati alla analisi, alla gestione e alle applicazioni delle componenti biotiche, che sono stati individuati tra le discipline ecologiche e biologiche; - insegnamenti delle discipline che caratterizzano la classe, dedicati alla conoscenza delle componenti abiotiche, delle condizioni ecosistemiche pregresse, delle condizioni e dei fattori di rischio attuali, che sono stati individuati tra le discipline di scienze della Terra, le discipline ecologiche e le discipline chimiche; - insegnamenti delle discipline affini e integrative per completare le conoscenze e le competenze sulle componenti biotiche, con particolare riferimento all'acquacoltura, nonché incrementare le competenze in merito all'analisi sistemica dell'ambiente naturale, svolgendo attività di laboratorio e/o campo con un approccio multidisciplinare integrato. Il percorso formativo non prevede un'articolazione in indirizzi, tuttavia lo studente del corso di laurea magistrale può costruire un proprio percorso di specializzazione attraverso la scelta dell'ambito in cui svolgere lo stage per la preparazione della prova finale e individuando corsi a scelta. Infatti alle altre attività formative, di cui dall'art. 10 comma 5 lettera a del D.M. 270, sono stati attribuiti un maggior numero di crediti rispetto al minimo di legge. Tali insegnamenti di norma vengono concordati con il tutor responsabile dello stage relativo alla prova finale, in base alle aspirazioni culturali dello studente e in coerenza al progetto formativo. Infine lo studente, tra le ulteriori attività formative, è tenuto a svolgere per un minimo di 3 crediti un tirocinio formativo e di orientamento, anche presso enti convenzionati con l'Ateneo, che potrà comprendere l'acquisizione di abilità comunicative e competenze tecniche. Il corso di laurea magistrale prevede attività pratiche di laboratorio e/o di campo dedicate alla conoscenza di metodiche sperimentali, al rilevamento e all'elaborazione dei dati e all'uso delle tecnologie sia all'interno di corsi, indicando nel manifesto degli studi i crediti dedicati, che istituendo corsi dedicati a tali attività (campagna naturalistica multidisciplinare). È previsto inoltre un periodo di stage per la preparazione dell'esame finale che verte su ricerche originali inerenti le tematiche del Corso, rivolte a ecosistemi acquatici o terrestri (con particolare riferimento all'ambiente alpino e prealpino) a seconda degli interessi dello studente, privilegiando tuttavia problematiche applicative affrontate mediante una congrua raccolta di dati di campo. A questo proposito, convenzioni con parchi naturali locali e nazionali, musei di storia naturale e del territorio, permetteranno agli studenti di sviluppare la ricerca nell'ambiente più confacente al tipo di specializzazione professionale che intendono maturare. Il percorso formativo prevede una concentrazione degli insegnamenti nel primo anno e nel primo semestre del secondo anno. Il secondo semestre del secondo anno sarà tendenzialmente lasciato libero da insegnamenti per permettere una costante attività di campo e/o laboratorio finalizzata allo stage per la preparazione dell'esame finale. In generale gli insegnamenti prevalentemente impartiti con lezioni frontali saranno concentrati nel primo semestre (autunno-inverno), dedicando il secondo semestre (primavera-estate) agli insegnamenti che prevedono esercitazioni di campo e campagne naturalistiche, in moda da poter affrontare lo studio degli ecosistemi terrestri e acquatici in ambiente prealpino e alpino. Il percorso formativo delineato consente al laureato magistrale di: 1) acquisire una solida base culturale per accedere a: a) Dottorato di Ricerca b) Master di II livello 2) assumere la responsabilità di strutture e/o progetti per la gestione del territorio e delle risorse naturali.
Conoscenze e capacità di comprensione
Le conoscenze fondamentali intorno alle quali viene costruito il percorso formativo del laureato magistrale sono: - conoscenza e comprensione della qualità, della consistenza e dello stato di conservazione delle risorse naturali, tramite l'apprendimento di metodologie di analisi e monitoraggio, con particolare riferimento a quelle floristico-vegetazionali, faunistiche, ecosistemiche e ittiche; - conoscenza e comprensione sistemica dell'ambiente naturale in tutte le sue componenti biotiche e abiotiche e nelle loro interazioni nel contesto attuale, con particolare riferimento al suolo, al paesaggio, all'ecologia e all'idraulica degli ambienti acquatici, e in un contesto storico-evoluzionistico determinato anche dalla presenza delle attività antropiche, con particolare riferimento alla paleoecologia e alla storia delle tecnologie applicate al territorio; - conoscenza e comprensione dei processi più importanti che influenzano la qualità dell'ambiente e la conservazione della biodiversità e degli habitat, con particolare riferimento, oltre agli aspetti più specificatamente botanici e zoologici, alla genetica di popolazioni, alla chimica ambientale e al rischio geologico; - conoscenza e comprensione dei principi su cui si basano le più avanzate tecniche di gestione e utilizzo sostenibile delle risorse naturali, anche in funzione di operazioni di restocking, di riqualificazione e risanamento ambientale e di produzioni agro-alimentari; - conoscenza e comprensione dei principi su cui si basano le tecniche di biomonitoraggio e le procedure di valutazione di impatto ambientale sulle componenti di flora, fauna ed ecosistemi. Le conoscenze e capacità di comprensione sopraelencate sono conseguite tramite la frequenza attiva alle lezioni frontali, alla partecipazione alle esercitazioni di laboratorio e/o di campo previste dalle attività formative caratterizzanti e affini, lo studio individuale e l'approfondimento su testi di riferimento proposti dai docenti, con il suggerimento di più amplio materiale bibliografico. Gli studenti potranno usufruire di una piattaforma informatica per il reperimento del materiale didattico specifico fornito dai docenti a supporto delle attività frontali. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi avviene attraverso prove in itinere e esami sostenuti a fine corso orali e/o scritti, che possono essere costituiti da relazioni sulle attività di laboratorio e/o di campo oppure dalla esposizione e discussione di argomenti di approfondimento assegnati dal docente.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Il laureato magistrale deve sviluppare competenze in merito a: - capacità di impostare campagne di rilevamento utilizzando autonomamente le più importanti metodologie di indagine del settore naturalistico, anche tramite l'impiego di moderne strumentazioni di rilevamento; - capacità di descrivere, analizzare e valutare criticamente i dati provenienti dal laboratorio e/o dal campo; - capacità di analizzare e valutare lo stato dell'ambiente e delle risorse naturali, anche attraverso l'uso di bioindicatori e campagne di monitoraggio; - capacità di comprendere e applicare le vigenti normative in campo ambientale per l'interazione con Agenzie, Enti, Amministrazioni Locali e imprese; - capacità di sviluppare progetti operativi di conservazione della biodiversità e riqualificazione ambientale; - capacità di proporre l'applicazione degli opportuni principi di sostenibilità per la gestione e l'utilizzo delle risorse naturali e delle aree protette; - capacità di sviluppare abilità adatte alla ricerca di base e applicata. Nel percorso formativo del laureato magistrale un ambito di particolare importanza per lo sviluppo delle capacità di applicare conoscenza e comprensione è rappresentato dallo stage per la preparazione della prova finale, al quale viene dedicato un cospicuo numero di crediti. Tale processo formativo viene preceduto da attività in laboratorio e/o sul campo (es. viaggi di studio) associate a corsi prevalentemente svolti con lezioni frontali, da corsi svolti prevalentemente in campo (es. campagne naturalistiche) e da tirocini formativi al fine di consentire allo studente di integrare l'apprendimento teorico e di sviluppare l'applicazione delle nozioni acquisite. Lo stage per la preparazione della prova finale rappresenta l'occasione per preparare lo studente alle problematiche connesse alle scelte metodologiche, alla progettazione e pianificazione della raccolta, analisi e sintesi dei dati, all'analisi critica e interpretazione dei risultati ottenuti per l'elaborazione di soluzioni sperimentali e applicative a problemi specifici, mediante l'utilizzo delle competenze acquisite. Lo stage rappresenta anche il fondamentale strumento per l'acquisizione di abilità tecnico-manuali e per l'acquisizione di capacità di autonomia progettuale ed organizzativa per inquadrare problemi ed informazioni complesse in modo appropriato e coerente. Le capacità di applicare conoscenza e comprensione saranno valutate nel corso delle attività in laboratorio e/o sul campo, ma soprattutto dal relatore nel corso dello stage, durante il quale lo studente dovrà dimostrare di saper applicare con competenza le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizi
Lo sviluppo di capacità di giudizio autonomo rappresenta per laureato magistrale un punto fondamentale nella sua formazione, soprattutto in riferimento alle capacità operative e decisionali che deve possedere per affrontare professioni tecnico-applicative nell'ambito delle amministrazioni pubbliche e della libera professione. Esse riguardano: - capacità di scegliere le metodologie e le tecniche più appropriate per l'analisi, la valutazione e il monitoraggio delle componenti ambientali e delle risorse naturali, in relazione ai diversi contesti ecologici; - capacità di operare valutazioni e scelte sulla base di dati/informazioni limitate o incomplete, di prevedere situazioni problematiche e di adattarsi a nuovi scenari; - capacità di avere una visione integrata dell'ambiente e del territorio, di valutare criticamente la compatibilità tra conservazione della biodiversità e svolgimento delle attività produttive e di verificare la congruenza tra progetti e realtà territoriale nella quale saranno inseriti, apportando gli opportuni correttivi; - capacità di individuare i criteri più opportuni per l'applicazione di strategie di utilizzo sostenibile delle risorse naturali e la gestione delle aree protette; - capacità di valutare responsabilmente le implicazioni sociali, etiche e deontologiche connesse ai giudizi e alle valutazioni espressi in materia ambientale, alle scelte gestionali riguardanti le risorse naturali e la conservazione della biodiversità e alle richieste esterne in ambito di autorizzazione o protezione; - capacità di valutare criticamente le innovazioni scientifiche e tecnologiche e di individuare nuove prospettive e strategie di sviluppo nel campo della gestione delle risorse naturali e della conservazione della biodiversità; - capacità di svolgere la propria attività professionale autonomamente, anche assumendo responsabilità di progetti, strutture e coordinazione del personale in ambito sia pubblico che privato. Le capacità di autonomia di giudizio vengono acquisite attraverso attività di studio e analisi di dati provenienti da diverse fonti e stimolata dai docenti durante le lezioni, le esercitazioni e le attività di campo dei corsi con contenuti maggiormente applicativi. Momenti importanti per l'acquisizione dell'autonomia di giudizio si hanno durante il periodo di stage per la preparazione della prova finale, anche privilegiando argomenti di tesi di carattere applicativo. L'autonomia di giudizio è elemento di valutazione in diversi corsi di insegnamento e nella prova finale, soprattutto in merito alle conclusioni scientifiche espresse dal candidato in merito alla ricerca svolta.
Abilità comunicative
Le abilità comunicative del laureato magistrale vengono individuate dal: - saper organizzare relazioni e comunicazioni secondo standard e formati consueti nel mondo tecnico-scientifico; - saper trasmettere in modo chiaro e privo di ambiguità dati, procedure di lavoro o di analisi sperimentali, e concetti, anche complessi, a interlocutori specialisti (comunità scientifica, tecnici ecc.) con proprietà di linguaggio tecnico e a interlocutori non specialisti (amministratori, committenti, pubblico ecc.) in forma semplice ma corretta; - saper utilizzare, in forma scritta e orale, con particolare riferimento ai lessici propri del settore naturalistico e ambientale, la lingua inglese ritenuta fondamentale per la comunicazione scientifica in ambito internazionale e per la comprensione dei documenti comunitari. Lo studente potrà eventualmente sviluppare ulteriori conoscenze in un'altra lingua dell'Unione Europea; - saper utilizzare una larga serie di strumenti approntati dalle nuove tecnologie (supporti multimediali e software) per la comunicazione e la divulgazione scientifica; - saper lavorare in gruppo nel corso di laboratori e durante i tirocini, al fine di acquisire capacità di interagire con collaboratori e personale tecnico, di gestire e coordinare progetti e gruppi di lavoro multidisciplinare, di inserirsi negli ambienti di lavoro. Le abilità comunicative vengono principalmente conseguite mediante la redazione e l'esposizione orale di relazioni o presentazioni multimediali ad argomento tecnico-scientifico da effettuare in sede di verifica del profitto, ed eventualmente mediante la presentazione di articoli scientifici (Journal Club) e di "progress report", illustranti gli sviluppi della ricerca intrapresa, nell'ambito dello stage per la preparazione della prova finale. La valutazione della prova finale terrà conto in modo significativo delle abilità comunicative dimostrate e, per stimolare l'abilità comunicativa in lingua inglese, verrà premiata la capacità di presentare oralmente la tesi, oppure i supporti multimediali prodotti o il relativo elaborato scritto, in questa lingua.
Capacità di apprendimento
Il laureato magistrale deve acquisire una propensione al proseguimento dello studio e dell'apprendimento anche dopo il conseguimento della laurea. Si ritiene che l'acquisizione di questa abitudine mentale sia di grande importanza in tempi di rapidissimo sviluppo delle conoscenze e delle metodologie, anche in campo naturalistico e ambientale. Deve inoltre acquisire l'abitudine all'aggiornamento nel campo delle disposizioni normative, dei contesti politico-economici e degli argomenti di carattere etico e deontologico. Il laureato magistrale deve poter sviluppare: - capacità di accedere alla letteratura scientifica e alle normative prodotte in lingua italiana, inglese ed eventualmente in altre lingue dell'Unione Europea; - capacità di studiare in modo autonomo e critico i nuovi risultati presentati dalla letteratura scientifica; - capacità di apprendimento continuo attraverso la conoscenza e l'utilizzo di strumenti di ricerca bibliografica per le discipline del settore (consultazione di materiale bibliografico, banche dati specialistiche on-line, siti web, documentazione di enti pubblici e privati) e in generale di strumenti utili all'aggiornamento in ambito tecnico e scientifico, in modo da organizzare percorsi di auto-apprendimento che possano consentire la formazione professionale permanente; - buona conoscenza e comprensione delle diverse discipline delle scienze della natura nel senso più ampio, in modo da poter valutare i differenti approcci e sviluppare l'abilità di utilizzarli in nuovi settori di interesse in maniera autonoma. Le capacità di apprendimento sono conseguite nel percorso di studio nel suo complesso, con particolare riguardo allo studio individuale previsto per la preparazione di progetti individuali quali relazioni di attività di laboratorio e/o di campo, presentazione di articoli scientifici (Journal Club) e esposizione e discussione di argomenti di approfondimento assegnati dal docente. La capacità di apprendimento viene verificata soprattutto nel corso delle prove di esame che prevedono l'esposizione e la discussione di argomenti di approfondimento assegnati dal docente e in sede di discussione dei risultati sperimentali prodotti durante lo stage per la preparazione della prova finale.
Requisiti di accesso
In ottemperanza all'art. 6, comma 2 del D.M.270/04, per ottenere l'ammissione al corso di laurea magistrale occorre essere in possesso della laurea o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, oltre che di una adeguata preparazione personale. Possono essere ammessi al CdL Magistrale i laureati nelle classi L-32 (Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e la Natura, D.M. 16 marzo 2007, D.M. 270/04) e ex L-27 (Scienze Naturali, D.M. 509/99, D.M. 4 agosto 2000). In tutti gli altri casi, potranno essere ammessi coloro i quali siano in possesso di un numero adeguato di crediti in settori scientifico-disciplinari come di seguito riportato: almeno 5 crediti nell'area 01 delle Scienze matematiche e informatiche, almeno 5 crediti nell'area 02 delle Scienze fisiche, almeno 10 crediti nell'area 03 delle Scienze chimiche, almeno 30 crediti nell'area 05 delle Scienze biologiche, almeno 10 crediti nell'area 04 delle Scienze della terra. Nei 30 crediti dell'area delle scienze biologiche e nei 10 crediti dell'area delle scienze della terra potranno essere ricompresi anche crediti acquisiti in alcuni settori scientifico-disciplinari propedeutici alla formazione biologica proposta dalla LM, ma ricompresi nell'area 07 delle Scienze agrarie e veterinarie previa valutazione specifica da parte del CCD. L'ammissione è in ogni caso subordinata, oltre che al possesso dei requisiti curricolari, all'accertamento di una adeguata preparazione personale che verrà effettuata attraverso un colloquio secondo le modalità, i criteri e le procedure fissate dal CCD e riportate nel Regolamento di corso di studio.
Esame finale
La prova finale consiste nella redazione di un elaborato che riporti i risultati di una ricerca pertinente ad un contesto culturale coerente con le attività formative contemplate dal corso di laurea. Tale ricerca viene svolta in forma originale dallo studente, sotto la guida di uno o più docenti, presso un laboratorio di ricerca universitario o di un altro Ente pubblico o privato, anche straniero, convenzionato con l'Università. L'elaborato deve essere organizzato secondo i canoni accettati dalla comunità scientifica internazionale, ovvero con indicazione chiara degli scopi da perseguire, delle metodologie e dei materiali utilizzati, dei risultati conseguiti e della discussione di questi ultimi nel quadro delle conoscenze scientifiche attuali, sulla base della bibliografia consultata. I risultati devono essere presentati oralmente e discussi in seduta pubblica, davanti ad una apposita commissione che formulerà il giudizio finale, tenendo conto dell'intero percorso formativo del candidato. La presentazione orale può essere anche sostenuta in lingua inglese, così come i supporti multimediali prodotti e la stesura del relativo elaborato. Il voto di Laurea, espresso in centodecimi, con possibilità di lode, sarà attribuito dalla commissione esaminatrice tenendo conto dei seguenti criteri: a) curriculum accademico dello studente (media ponderata delle votazioni ottenute dallo studente nei singoli esami di profitto ed espressa in centodecimi); b) valutazione dei contenuti della tesi (analisi del problema, metodologie utilizzate, risultati conseguiti e loro inquadramento nel contesto scientifico), della capacità di applicare conoscenza e comprensione, dell'autonomia di giudizio e delle abilità comunicative (qualità della presentazione in termini di capacità e chiarezza espositiva e di tecniche espositive utilizzate). Tale valutazione sarà effettuata dalla intera commissione della sessione di laurea, secondo le modalità riportate nel Regolamento didattico del corso di studio. La prova finale prevede un'attività pratica di stage presso un laboratorio, un ente di ricerca, un'area protetta, o altra struttura convenzionata, per almeno 33 crediti. Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti previsti dal percorso formativo.