Un approccio multidisciplinare integrato bio-psico-sociale nella programmazione dell’attività riabilitativa nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)
Articolo
Data di Pubblicazione:
2015
Abstract:
Objectives, social role and organization of
Italian nursing homes (RSA) are characterized by a pronounced
regional differentiation that causes situations which are difficult
to compare about expected outcomes. The definition of a
functional outcome is particularly difficult in institutionalized
patients and this is due to the failure of a conclusive moment
of the rehabilitative treatment. Furthermore we often take care
of patients who have already been admitted to intensive and/or
extensive rehabilitation units time after time, without further
functional profit margin. The inconstant presence of professional
figures of rehabilitation in nursing homes’ staff makes difficult
the drafting of an adequate rehabilitative project, especially for
the multiple needs of frail old people. Starting with these
assumptions, authors hypothesize and adopt a model of sanitary
organization to consent a correct allocation of available
resources, according to the patient’s needs. They stratified all
nursing home patients, using the Multidimensional Prognostic
Index (MPI) and “Scheda di osservazione intermedia assistenza”
(SOSIA), and measured the residual function. They concluded
that a multidimensional evaluation of patients allows to identify
wellness (of the sick person and of caregivers) as the main
objective; nursing home organization could be think as a
“complex supportive prosthesis for old people”, made by
the interaction among structure, operators and activities.
In Italia gli obiettivi, il ruolo sociale e
l’organizzazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)
sono caratterizzati da una marcata differenziazione regionale
che crea situazioni di difficile confronto sugli outcome attesi.
In particolare nel paziente istituzionalizzato è molto difficoltosa
soprattutto la definizione di un outcome funzionale, mancando
un momento conclusivo del trattamento riabilitativo e
trovandoci spesso di fronte a pazienti che hanno già avuto più
ricoveri in regime di riabilitazione intensiva e/o estensiva e
quindi senza più ulteriori margini di guadagno funzionale.
L’incostante presenza di figure professionali della riabilitazione
nell’organico delle RSA, rende difficoltosa la redazione di un
Progetto riabilitativo adeguato alle molteplici esigenze
dell’anziano fragile. Gli autori partendo da questi presupposti
ipotizzano ed applicano un modello di organizzazione sanitaria
per consentire una corretta allocazione delle risorse disponibili,
coerentemente con i bisogni dell’ospite. Dopo aver stratificato
tutti i pazienti residenti in RSA con il Multidimensional
Prognostic Index (MPI) e (Scheda di osservazione intermedia
assistenza) SOSIA e misurato la funzione residua concludono
che la valutazione multidimensionale dell’ospite consente di
identificare nel benessere (del malato e dei caregivers) l’obiettivo
principale da conseguire, ripensando l’organizzazione della
RSA come una “protesi complessa di sostegno all’anziano”,
composta dall’interazione tra struttura, operatori e attività
Tipologia CRIS:
Articolo su Rivista
Keywords:
nursing home, rehabilitation, elderly, management, clinical-governance.
residenza sanitaria assistenziale, riabilitazione, anziano, management, governo clinico
Elenco autori:
Panella, Lorenzo; Piccioni, Davide; Borcescu, Lidia; Isella, Celeste; Callegari, Camilla
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