ROSINI ELENA

Elena Rosini ha conseguito la Laurea con lode in Scienze Biologiche nel 2001 presso l’Università dell’Insubria. Nel 2007 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biotecnologie presso l’Università dell’Insubria (titolo della tesi: ”Ingegneria proteica della D-aminoacido ossidasi: ottimizzazione di nuove attività per applicazioni mediche e industriali”). Dal 2007 ha condotto la propria attività di ricerca come post-doc presso l’Università dell’Insubria nel gruppo di ricerca del prof. L. Pollegioni. E’ stata responsabile del Core Lab del Centro di Ricerca “The Protein Factory”, Politecnico di Milano e Università dell’Insubria (dal 2009 al 2018), dove sono state identificate, prodotte e sviluppate (mediante ingegneria proteica) proteine di diversa origine (da virale a umana) per applicazioni biotecnologiche. Da ottobre 2017 è Ricercatore a tempo determinato presso l’Università dell’Insubria (RTDA in ottobre 2017 e RTDB da giugno 2021). E’ stata visiting researcher del laboratorio del prof. Dario Neri presso lo Swiss Federal Institute of Technology (ETH Zürich), nell’ambito del progetto “A targeted enzymatic therapy based on oxidative stress: a promising tool for cancer treatment” (EMBO Short Term Fellowship). La sua attività di ricerca verte principalmente su studi di ingegneria proteica e sulla produzione di diverse proteine ricombinanti, quali ossidasi FAD-dipendenti (in particolare D-aminoacido ossidasi e glicina ossidasi), acilasi, diamina ossidasi e, recentemente, enzimi ligninolitici. Ha acquisito una significativa esperienza (come dimostrato dalle pubblicazioni scientifiche) nel campo dell’evoluzione di attività enzimatiche mediante approcci di rational design (mutagenesi sito specifica) e di directed evolution (mutagenesi casuale ed esaustiva). Ha inoltre messo in pratica l’esperienza acquisita nelle tecniche di biologia molecolare, espressione proteica, ingegneria proteica, biochimica, biologia cellulare, modellistica molecolare, analisi di docking e biocatalisi, occupandosi di diversi progetti di interesse biotecnologico. Le competenze acquisite hanno consentito lo sviluppo di nuove attività enzimatiche per la bioconversione della cefalosporina C per la produzione di antibiotici beta-lattamici, la produzione di una D-aminoacido ossidasi ottimizzata per lo sviluppo di un prototipo di biosensore per la determinazione analitica dei D-aminoacidi nei cibi, l’ingegnerizzazione di una glicina ossidasi per dosare i livelli di glicina e sarcosina nei fluidi biologici, l’evoluzione di una D-aminoacido ossidasi per l’utilizzo in una terapia genica antitumorale, la produzione di una istamina ossidasi per lo sviluppo di un biosensore per la determinazione analitica dell’istamina nei campioni biologici, e lo sviluppo di un “enzymatic toolbox” per la degradazione della lignina. Recentemente, Si occupa dello sviluppo di sistemi multi-enzimatici a cascata per la produzione di composti aromatici ad alto valore aggiunto mediante l’utilizzo di sistemi enzimatici in vitro o sistemi whole cells. Ulteriori progetti di ricerca riguardano la produzione di peptidi antibatterici per la funzionalizzazione di una nanocellulosa batterica per applicazioni biomedicali e l’espressione di proteine ricombinanti (in particolare ormoni e la proteina SARS-CoV-2) nella linea cellulare CHO.