Determinare la distribuzione tridimensionale di gas e polvere interstellare nella Central Molecular Zone della Milky Way, cioè i 300 parsec centrali (corrispondenti a circa 1000 anni luce), è un problema tuttora aperto di fondamentale importanza per diverse comunità astrofisiche, tra le quali la comunità che studia il processo di formazione stellare. Il centro Galattico è la più intensa regione di formazione stellare dell’intera Galassia ed è considerato un laboratorio di importanza unica per studiare la nascita di nuove stelle in ambienti estremi. Siccome le stelle nascono dal collasso gravitazionale del mezzo interstellare, determinare la distribuzione 3D di quest’ultimo è indispensabile se vogliamo capire dove, come e quando si formano nuove stelle.
Nel progetto 3D-Gal utilizzeremo una nuova metodologia innovativa ideata dal PI combinata a dati osservativi recentissimi ottenuti da telescopi all’avanguardia, come ad esempio lo strumento HAWK-I (High Wide field K-band Imager) collocato sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO (European Southern Observatory), al fine di determinare la distribuzione tridimensionale del mezzo interstellare nel centro Galattico. La metodologia sfrutta il fatto che le nubi di mezzo interstellare oscurano le stelle che si trovano dietro di esse ma non quelle davanti, e che stelle a diversa distanza dal centro Galattico si muovono a velocità diverse che sono state recentemente misurate dalla collaborazione GALACTICNUCLEUS. Combinando queste informazioni e sfruttando un algoritmo di massimizzazione si riesce a determinare una distribuzione tridimensionale di probabilità per la posizione delle nubi. Il progetto ci permetterà di ottenere per la prima volta delle mappe tridimensionali dettagliate del centro Galattico che verranno messe a gratuitamente a disposizione della comunità astrofisica.
Il progetto 3D-Gal integra il progetto ERC “GalFlow” e, mantenendo coerenza con il progetto originario, lo potenzia significativamente sia sotto il profilo scientifico, sia sotto il profilo della divulgazione scientifica: in parallelo all’attività prettamente scientifica si prevede infatti la comunicazione dei risultati tramite convegni ed un forte impegno in attività di divulgazione e didattico-educative grazie all’esistenza di rapporti con enti locali, in particolare il nuovo osservatorio/planetario di Sormano.