Rispondere in autonomia ai bisogni di assistenza infermieristica/diagnosi infermieristiche e collaborare all’interno di una equipe multidisciplinare alla gestione dei problemi prioritari di salute, in tutte le fasce di età, nei diversi contesti sociali, famigliari e multiculturali. Pianificare l’assistenza infermieristica per obiettivi/outcome, secondo i principi dell’evidence based practice e della deontologia, utilizzando il pensiero critico, adeguandola agli standard di qualità e del rischio clinico. Attuare interventi assistenziali preventivi, curativi, riabilitativi e palliativi, utilizzando strategie tecnico - relazionali ed educative e valutare i risultati.
Prerequisiti
Il superamento del Tirocinio professionalizzante 1 e la frequenza certificata ai corsi di insegnamento di Clinica Infermieristica ed educazione alla salute e Infermieristica Clinica applicata 1 e 2.
Metodi didattici
Esperienze nelle strutture assistenziali, sia ospedaliere che territoriali, come definito nel Regolamento Didattico e dalla normativa comunitaria. Esercitazioni in laboratorio e attività tutoriale individuale o a piccoli gruppi per l'acquisizione di conoscenze e abilità professionalizzanti.
Verifica Apprendimento
L’esame prevede una prova orale che consiste nella discussione di un piano di assistenza infermieristica, gestito durante il tirocinio ed elaborato in autonomia dallo studente, e valutato secondo criteri comuni a tutte le sezioni di corso.
Contenuti
MED/45 Scienze infermieristiche generali cliniche e pediatriche – 18 CFU Raccoglie e analizza i dati identificando le diagnosi infermieristiche della persona assistita Fornisce prestazioni assistenziali finalizzate al risultato, realizzando interventi basati sulle prove di documentata efficacia. Riconosce e mantiene le condizioni assistenziali di sicurezza degli assistiti, allo scopo di prevenire gli eventi avversi, mediante l’applicazione di strumenti di valutazione e gestione del rischio clinico. Riconosce e allevia la sofferenza della persona assistita, al fine di migliorarne la qualità della vita. Motiva scientificamente le decisioni cliniche assunte. Pianifica e attua l’attività in funzione delle priorità assistenziali e ne valuta l’esito. Utilizza in modo costruttivo le osservazioni e l’autovalutazione modificando il comportamento. Adatta la comunicazione alle caratteristiche dell’assistito, della persona di riferimento e ai problemi di salute Gestisce le relazioni professionali con gli interlocutori sanitari e collabora attivamente con l’équipe multidisciplinare. Stabilisce relazioni professionali con gli interlocutori non sanitari, rispettando il segreto professionale, d’ufficio e il codice in materia di protezione dei dati personali.