ID:
SCV0911
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA
Anno:
2025
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (23/02/2026 - 29/05/2026)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso prevede una parte teorica e una parte di analisi di case studies specifici.
La parte teorica si propone di fornire i fondamenti interpretativi della comunicazione interculturale, una disciplina che affronta gli aspetti language-specific e culture-specific degli atti linguistici quotidiani e delle routines conversazionali. Quando si comunica in un’altra lingua, l’abilità più difficile da acquisire è la gestione delle routines conversazionali (ad es. come chiedere scusa, come salutare, come dare ordini, come chiedere informazioni relative alla sfera personale dell’interlocutore, ecc.). Questa abilità è rilevante sia per i traduttori, che operano primariamente con testi scritti, che per i mediatori, che operano in situazioni comunicative meno ritualizzate e prevedibili.
Le lezioni teoriche prenderanno pertanto in esame i principali costrutti teorici della comunicazione interculturale, come le nozioni di cortesia e faccia (politeness e face) nelle loro diverse declinazioni teoriche. L’importanza delle due nozioni nella conduzione di trattative in forma scritta e orale sarà illustrata attraverso una ricca esemplificazione tratta da studi recenti. Si darà inoltre particolare risalto alle declinazioni language-specific di queste nozioni nelle principali lingue (e culture) d’Europa e dell’Asia orientale.
La seconda parte avrà come tema “la pragmatica della comunicazione nell’ambiente di lavoro multilingue”: gli studenti saranno invitati, a partire da case studies reali descritti nella letteratura, ad analizzare situazioni fittizie ma realistiche, con l’obiettivo di individuare possibili fonti di incomprensione, problemi di scortesia (percepita o reale) e problemi nella gestione delle routines comunicative, e di proporre soluzioni basate sulle good practices che si vanno affermando in ambito internazionale.
Alla fine del corso lo studente dovrà dimostrare di padroneggiare le nozioni di base della comunicazione interculturale e di saper applicare le conoscenze teoriche nell’analisi di situazioni potenziali di conflitto basate su una scorretta comunicazione, allo scopo di prevenire o risolvere il conflitto stesso.
La parte teorica si propone di fornire i fondamenti interpretativi della comunicazione interculturale, una disciplina che affronta gli aspetti language-specific e culture-specific degli atti linguistici quotidiani e delle routines conversazionali. Quando si comunica in un’altra lingua, l’abilità più difficile da acquisire è la gestione delle routines conversazionali (ad es. come chiedere scusa, come salutare, come dare ordini, come chiedere informazioni relative alla sfera personale dell’interlocutore, ecc.). Questa abilità è rilevante sia per i traduttori, che operano primariamente con testi scritti, che per i mediatori, che operano in situazioni comunicative meno ritualizzate e prevedibili.
Le lezioni teoriche prenderanno pertanto in esame i principali costrutti teorici della comunicazione interculturale, come le nozioni di cortesia e faccia (politeness e face) nelle loro diverse declinazioni teoriche. L’importanza delle due nozioni nella conduzione di trattative in forma scritta e orale sarà illustrata attraverso una ricca esemplificazione tratta da studi recenti. Si darà inoltre particolare risalto alle declinazioni language-specific di queste nozioni nelle principali lingue (e culture) d’Europa e dell’Asia orientale.
La seconda parte avrà come tema “la pragmatica della comunicazione nell’ambiente di lavoro multilingue”: gli studenti saranno invitati, a partire da case studies reali descritti nella letteratura, ad analizzare situazioni fittizie ma realistiche, con l’obiettivo di individuare possibili fonti di incomprensione, problemi di scortesia (percepita o reale) e problemi nella gestione delle routines comunicative, e di proporre soluzioni basate sulle good practices che si vanno affermando in ambito internazionale.
Alla fine del corso lo studente dovrà dimostrare di padroneggiare le nozioni di base della comunicazione interculturale e di saper applicare le conoscenze teoriche nell’analisi di situazioni potenziali di conflitto basate su una scorretta comunicazione, allo scopo di prevenire o risolvere il conflitto stesso.
Prerequisiti
Una conoscenza delle nozioni di base della linguistica è auspicabile. In ogni caso, le nozioni presupposte saranno brevemente riprese se necessario.
Metodi didattici
Lezioni frontali, con proiezione di diapositive e altri materiali di supporto.
Verifica Apprendimento
Una prova scritta strutturata in 5 domande d’esame (tempo di svolgimento: 2 ore). Tre domande saranno domande a risposta aperta su argomenti affrontati durante il corso. Una domanda riguarderà il commento “pragmatico” a un dialogo (individuazione delle strategie di cortesia, dei segnali discorsivi, ecc.). Infine, una domanda riguarderà l’analisi di un messaggio pubblicitario o di un breve testo politico.
Contenuti
1) La dimensione pragmatica della comunicazione linguistica
a. I modelli di comunicazione, tra produzione e comprensione di significati
b. Il ruolo delle aspettative e del contesto: comunicazione come cooperazione e interazione.
2) Produrre e comprendere enunciati: l'agire linguistico e la comunicazione dell'implicito
a. La teoria degli atti linguistici e la performatività
b. La logica della conversazione e l'interpretazione del non-detto: codifica vs. inferenza.
c. Tipi principali di inferenze: presupposizioni e implicature
d. Grice e le implicature conversazionali
e. Post-Griceani: la pragmatica cognitiva e la teoria della pertinenza
f. Il discorso persuasivo della pubblicità & il discorso politico
3) Cortesia e faccia
a. Che cosa si intende con cortesia
b. Le teorie della cortesia (i): R. Lakoff
c. Le teorie della cortesia (ii): Leech
d. Le teorie della cortesia (iii): Brown & Levinson
i. Il concetto di “faccia”
ii. I face-threatening acts
iii. Strategie di cortesia positiva e negativa
e. Critiche al modello di Brown & Levinson
4) Strategie di cortesia: i segnali discorsivi
a. Che cosa sono e come funzionano i segnali discorsivi
b. La variabilità sociolinguistica dei segnali discorsivi
5) Un modello di cultura
a. Il modello di Hofstede
b. Un’identità biculturale è possibile?
c. La pragmatica dell’interlingua
d. Gli atti linguistici in prospettiva interculturale
6) Case studies
b. La comunicazione interculturale in classe
c. La comunicazione interculturale nell’ambiente di lavoro
a. I modelli di comunicazione, tra produzione e comprensione di significati
b. Il ruolo delle aspettative e del contesto: comunicazione come cooperazione e interazione.
2) Produrre e comprendere enunciati: l'agire linguistico e la comunicazione dell'implicito
a. La teoria degli atti linguistici e la performatività
b. La logica della conversazione e l'interpretazione del non-detto: codifica vs. inferenza.
c. Tipi principali di inferenze: presupposizioni e implicature
d. Grice e le implicature conversazionali
e. Post-Griceani: la pragmatica cognitiva e la teoria della pertinenza
f. Il discorso persuasivo della pubblicità & il discorso politico
3) Cortesia e faccia
a. Che cosa si intende con cortesia
b. Le teorie della cortesia (i): R. Lakoff
c. Le teorie della cortesia (ii): Leech
d. Le teorie della cortesia (iii): Brown & Levinson
i. Il concetto di “faccia”
ii. I face-threatening acts
iii. Strategie di cortesia positiva e negativa
e. Critiche al modello di Brown & Levinson
4) Strategie di cortesia: i segnali discorsivi
a. Che cosa sono e come funzionano i segnali discorsivi
b. La variabilità sociolinguistica dei segnali discorsivi
5) Un modello di cultura
a. Il modello di Hofstede
b. Un’identità biculturale è possibile?
c. La pragmatica dell’interlingua
d. Gli atti linguistici in prospettiva interculturale
6) Case studies
b. La comunicazione interculturale in classe
c. La comunicazione interculturale nell’ambiente di lavoro
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
La docente è disponibile a colloqui con gli studenti, da prenotare per mail all'indirizzo alessandra.barotto@uninsubria.it
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