ID:
MED0393
Durata (ore):
630
CFU:
21
Sede:
Varese - Università degli Studi dell'Insubria
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Annuale (07/10/2024 - 20/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
OBIETTIVI FORMATIVI
Il tirocinio professionalizzante rappresenta il cuore della preparazione professionale ed è inteso come uno “spazio di esperienza” con finalità educativa, indispensabile per tradurre le conoscenze teoriche acquisite in comportamenti professionali.
L’attività formativa professionalizzante è dunque un cardine fondamentale nella costruzione del profilo professionale dello studente in Ostetricia, essendo mirato a sviluppare:
• competenze professionali
• ragionamento diagnostico
• pensiero critico
• identità e appartenenza alla professione
Gli studenti svolgeranno l’attività professionalizzante sempre sotto la guida e la supervisione di un assistente di tirocinio.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine del tirocinio professionalizzante del secondo anno di corso, lo studente sarà in grado di:
1) descrivere i criteri di identificazione di gravidanza e parto a basso e medio/alto rischio
2) descrivere i principali percorsi assistenziali in vigore nelle diverse sedi di tirocinio
3) prestare assistenza alla donna in fase prodromica, in periodo dilatante ed espulsivo, durante il secondamento e nel post-partum
4) valutare le condizioni del neonato e assisterlo nelle prime ore dopo il parto e nei primi giorni di vita
5) promuovere l’allattamento al seno e il rapporto madre-bambino
6) valutare le modificazioni fisiologiche in puerperio
7) elencare le norme di accesso ad una sala operatoria e la preparazione dell’assistita ad un intervento chirurgico
8) applicare le tecniche assistenziali in sala operatoria riguardo agli interventi ostetrici/ginecologici
Il tirocinio professionalizzante rappresenta il cuore della preparazione professionale ed è inteso come uno “spazio di esperienza” con finalità educativa, indispensabile per tradurre le conoscenze teoriche acquisite in comportamenti professionali.
L’attività formativa professionalizzante è dunque un cardine fondamentale nella costruzione del profilo professionale dello studente in Ostetricia, essendo mirato a sviluppare:
• competenze professionali
• ragionamento diagnostico
• pensiero critico
• identità e appartenenza alla professione
Gli studenti svolgeranno l’attività professionalizzante sempre sotto la guida e la supervisione di un assistente di tirocinio.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine del tirocinio professionalizzante del secondo anno di corso, lo studente sarà in grado di:
1) descrivere i criteri di identificazione di gravidanza e parto a basso e medio/alto rischio
2) descrivere i principali percorsi assistenziali in vigore nelle diverse sedi di tirocinio
3) prestare assistenza alla donna in fase prodromica, in periodo dilatante ed espulsivo, durante il secondamento e nel post-partum
4) valutare le condizioni del neonato e assisterlo nelle prime ore dopo il parto e nei primi giorni di vita
5) promuovere l’allattamento al seno e il rapporto madre-bambino
6) valutare le modificazioni fisiologiche in puerperio
7) elencare le norme di accesso ad una sala operatoria e la preparazione dell’assistita ad un intervento chirurgico
8) applicare le tecniche assistenziali in sala operatoria riguardo agli interventi ostetrici/ginecologici
Prerequisiti
Per accedere al tirocinio lo studente deve partecipare ai Laboratori professionalizzanti (LP) e alle Attività Professionalizzanti e di approfondimento (APA) con frequenza obbligatoria poiché tali attività integrative consentono allo studente di acquisire abilità e competenze specifiche in una situazione protetta e simulata preparandolo alle situazioni cliniche che sperimenterà sul campo.
Inoltre lo studente deve acquisire conoscenze teorico-pratiche nelle discipline caratterizzanti previste dal 2° anno di corso (assistenza ostetrica al parto, assistenza ostetrico-ginecologica, fondamenti di assistenza chirurgica, assistenza in puerperio, assistenza neonatale).
Inoltre lo studente deve acquisire conoscenze teorico-pratiche nelle discipline caratterizzanti previste dal 2° anno di corso (assistenza ostetrica al parto, assistenza ostetrico-ginecologica, fondamenti di assistenza chirurgica, assistenza in puerperio, assistenza neonatale).
Metodi didattici
Lo studente è tenuto a frequentare le attività di tirocinio nei periodi e negli orari programmati dal Direttore delle Attività Didattiche Professionalizzanti per un monte ore complessivo pari a 630 ore.
Si garantisce allo studente:
• affiancamento 1:1 ad un assistente di tirocinio durante lo svolgimento della sua attività lavorativa
• supervisione e attività di orientamento da parte del Direttore delle Attività Didattiche Professionalizzanti e del Tutor della Didattica Professionale.
Si garantisce allo studente:
• affiancamento 1:1 ad un assistente di tirocinio durante lo svolgimento della sua attività lavorativa
• supervisione e attività di orientamento da parte del Direttore delle Attività Didattiche Professionalizzanti e del Tutor della Didattica Professionale.
Verifica Apprendimento
Al termine di ogni esperienza di tirocinio lo studente riceve una valutazione formativa da parte dell’assistente di tirocinio. Nello specifico viene espressa una valutazione sul raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso schede di valutazione presenti nel libretto di tirocinio.
Viene redatta una valutazione sul profilo dello studente inerente il comportamento e le competenze trasversali (abilità comunicative e relazionali, capacità di collaborazione e organizzazione del lavoro, motivazione e capacità di autovalutazione); inoltre, viene redatta una valutazione sul raggiungimento delle abilità tecnico-operative generali e specifiche differenziata in base alla sede di tirocinio. In entrambi i casi, per ciascun item indicato nella scheda di valutazione, l’assistente di tirocinio deve esprimere un giudizio in decimi (ottimo: 10; distinto: 9; buono: 8; discreto: 7; sufficiente: 6; insufficiente: < 6) e poi si calcola la media matematica per ottenere il punteggio finale.
L’esame finale di tirocinio professionalizzante 2 consiste in una valutazione certificativa che accerta i livelli raggiunti dallo studente nello sviluppo delle competenze professionali attese. Tale valutazione, espressa in trentesimi, è la sintesi che aggrega sia le valutazioni formative via via documentate durante l’anno di corso dagli assistenti di tirocinio sia il livello di performance dimostrata all’esame di tirocinio. L’esame consiste in simulazioni su casi clinici.
Verranno valutate:
- l’esattezza e la precisione nello svolgimento delle procedure assistenziali
- capacità di ragionamento clinico
- capacità di utilizzare una terminologia appropriata
Qualora lo studente non raggiunga gli obiettivi previsti per il tirocinio e quindi la valutazione certificativa accerti un profitto insufficiente, lo studente è considerato “ripetente”. Lo studente dovrà rifrequentare i tirocini fino al raggiungimento degli obiettivi e non potrà frequentare le lezioni del terzo anno di corso.
Viene redatta una valutazione sul profilo dello studente inerente il comportamento e le competenze trasversali (abilità comunicative e relazionali, capacità di collaborazione e organizzazione del lavoro, motivazione e capacità di autovalutazione); inoltre, viene redatta una valutazione sul raggiungimento delle abilità tecnico-operative generali e specifiche differenziata in base alla sede di tirocinio. In entrambi i casi, per ciascun item indicato nella scheda di valutazione, l’assistente di tirocinio deve esprimere un giudizio in decimi (ottimo: 10; distinto: 9; buono: 8; discreto: 7; sufficiente: 6; insufficiente: < 6) e poi si calcola la media matematica per ottenere il punteggio finale.
L’esame finale di tirocinio professionalizzante 2 consiste in una valutazione certificativa che accerta i livelli raggiunti dallo studente nello sviluppo delle competenze professionali attese. Tale valutazione, espressa in trentesimi, è la sintesi che aggrega sia le valutazioni formative via via documentate durante l’anno di corso dagli assistenti di tirocinio sia il livello di performance dimostrata all’esame di tirocinio. L’esame consiste in simulazioni su casi clinici.
Verranno valutate:
- l’esattezza e la precisione nello svolgimento delle procedure assistenziali
- capacità di ragionamento clinico
- capacità di utilizzare una terminologia appropriata
Qualora lo studente non raggiunga gli obiettivi previsti per il tirocinio e quindi la valutazione certificativa accerti un profitto insufficiente, lo studente è considerato “ripetente”. Lo studente dovrà rifrequentare i tirocini fino al raggiungimento degli obiettivi e non potrà frequentare le lezioni del terzo anno di corso.
Contenuti
1. criteri di identificazione di gravidanza e parto a basso e medio/alto rischio con l’ausilio di check list in uso presso le sedi di tirocinio
2. principali percorsi assistenziali delle diverse sedi di tirocinio
3. diagnosi di travaglio di parto
4. interpretazione del tracciato cardiotocografico
5. accoglienza della donna presso l’U.O sede di tirocinio
6. assistenza e supporto alla donna applicando correttamente le procedure assistenziali di competenza ostetrica, in particolare nella fase prodromica, nel periodo dilatante, espulsivo, durante il secondamento e nel post-partum
7. segni di progressione del travaglio
8 sorveglianza della donna durante tutto il travaglio, utilizzando correttamente gli strumenti per il monitoraggio e la valutazione delle condizioni materne e fetali
9. valutazione delle condizioni del neonato e assisterlo nelle prime ore dopo il parto e nei primi giorni di vita, comprendendo i meccanismi fisiologici di adattamento neonatale alla vita extrauterina e sapendo riconoscere le condizioni patologiche emergenti
10. promozione rapporto madre-bambino, conoscere la fisiologia dell’allattamento, assistere la puerpera valutando la poppata e promuovendo un’adeguata alimentazione del neonato
11. valutazione modificazioni fisiologiche in puerperio e i criteri di valutazione dello stato di salute della puerpera
12. preparazione donna che necessita di intervento chirurgico
13. funzionamento, organizzazione e norme di accesso ad una sala operatoria
14. strumentazione di interventi ostetrici/ginecologici in sala operatoria (taglio cesareo, revisione cavità uterina, cerchiaggio, secondamento manuale)
15. procedure assistenziali relative a:
o infertilità di coppia e problematiche connesse
o fecondazione assistita
o diagnosi prenatale
16. principali interventi di prevenzione e promozione alla salute del singolo, della coppia e della comunità in ambito ostetrico, ginecologico, neonatale
17. procedure di emergenza ed urgenza di assistenza generale, di assistenza ostetrica e neonatale
18. dimostrare un comportamento etico
19. dimostrare una buona capacità di comunicazione
20. dimostrare capacità di collaborazione nell’ambito del lavoro di équipe
21. redigere opportuna modulistica
2. principali percorsi assistenziali delle diverse sedi di tirocinio
3. diagnosi di travaglio di parto
4. interpretazione del tracciato cardiotocografico
5. accoglienza della donna presso l’U.O sede di tirocinio
6. assistenza e supporto alla donna applicando correttamente le procedure assistenziali di competenza ostetrica, in particolare nella fase prodromica, nel periodo dilatante, espulsivo, durante il secondamento e nel post-partum
7. segni di progressione del travaglio
8 sorveglianza della donna durante tutto il travaglio, utilizzando correttamente gli strumenti per il monitoraggio e la valutazione delle condizioni materne e fetali
9. valutazione delle condizioni del neonato e assisterlo nelle prime ore dopo il parto e nei primi giorni di vita, comprendendo i meccanismi fisiologici di adattamento neonatale alla vita extrauterina e sapendo riconoscere le condizioni patologiche emergenti
10. promozione rapporto madre-bambino, conoscere la fisiologia dell’allattamento, assistere la puerpera valutando la poppata e promuovendo un’adeguata alimentazione del neonato
11. valutazione modificazioni fisiologiche in puerperio e i criteri di valutazione dello stato di salute della puerpera
12. preparazione donna che necessita di intervento chirurgico
13. funzionamento, organizzazione e norme di accesso ad una sala operatoria
14. strumentazione di interventi ostetrici/ginecologici in sala operatoria (taglio cesareo, revisione cavità uterina, cerchiaggio, secondamento manuale)
15. procedure assistenziali relative a:
o infertilità di coppia e problematiche connesse
o fecondazione assistita
o diagnosi prenatale
16. principali interventi di prevenzione e promozione alla salute del singolo, della coppia e della comunità in ambito ostetrico, ginecologico, neonatale
17. procedure di emergenza ed urgenza di assistenza generale, di assistenza ostetrica e neonatale
18. dimostrare un comportamento etico
19. dimostrare una buona capacità di comunicazione
20. dimostrare capacità di collaborazione nell’ambito del lavoro di équipe
21. redigere opportuna modulistica
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Per appuntamenti o per richieste di informazioni si può contattare il Direttore delle Attività Didattiche Professionalizzanti via e-mail all'indirizzo: alessia.bonaccorso@uninsubria.it
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