La professione di educatore comporta la responsabilità di progettare e realizzare l’insieme degli interventi educativi finalizzati allo sviluppo globale della persona e ad una positiva integrazione sociale dei soggetti. Pertanto l’educatore svolge un’azione tesa a promuovere le condizioni psicologiche, relazionali ed ambientali che favoriscono lo sviluppo delle potenzialità di crescita ed autonomia delle persone in condizioni di bisogno. Gli obiettivi del corso sono quindi rivolti a stimolare: - Acquisizioni di strumenti teorico-pedagogici per una strutturazione di un pensiero critico. - Acquisizioni di elementi base per osservarsi e interrogarsi nella funzione lavorativa e nella relazione, ossia consapevolezza delle proprie caratteristiche personali, dei propri limiti e delle proprie capacità operative e relazionali . - Capacità di lettura e di comprensione del bisogno degli individui nella loro complessità e nel contesto in cui sono inseriti. - Capacità di relazione intesa come la consapevolezza di vivere in rapporti interpersonali e di gruppo finalizzati all’operatività professionale. - Capacità di lavoro in équipe.
Metodi didattici
Didattica frontale, lavoro di gruppo, simulazioni, giochi di ruolo.
Verifica Apprendimento
Esame orale
Contenuti
La conoscenza del sé: l’educatore ha come strumento principale nel suo lavoro se stesso, per questo motivo è necessario un percorso di conoscenza di se. La coppia: indagare gli accadimenti delle relazioni interpersonali diventa strumento di lavoro, i meccanismi che si instaurano nelle relazioni a due diventano oggetto di riflessione e coscienza. La famiglia educante: la famiglia vista sia come luogo dell’intervento educativo sia come passato pedagogico di ciascuno. Evoluzione dei modelli familiari dal dopoguerra ad oggi La relazione d’aiuto: nella relazione d’aiuto si identifica la ricerca di un proprio senso professionale da valutare attentamente. Nuovi e vecchi media: i media sono dei persuasori occulti, la loro conoscenza e il loro utilizzo in senso pedagogico diventano un’emergenza educativa impellente. Nel segno del femminile: il percorso del genere femminile ha dato origine alla pedagogia della differenza. Prevenire la violenza sulle donne implica un cambiamento culturale dove il rispetto per l’altro è un elemento base di convivenza. Il tempo dell’educare: il tempo dell’educazione è il tempo del rispetto delle diversità, la valorizzazione delle differenze, la presa in carico nel rispetto dell’altro. La cura: prendersi cura del malato e non della patologia, restare accanto nel dolore, sostenere nei percorsi di riabilitazione e di guarigione o solo di accompagnamento nella sofferenza. La cura come divenire pedagogico di ricerca. Il ruolo dell’educatore: dal lavoro pedagogico alle didattiche del cambiamento; forme diverse di comunicazione; didattiche implicite ed esplicite ossia modalità organizzative, osservative, di programmazione e identificazione degli obiettivi. Chi è e chi è chiamato ad essere l’educatore professionale.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Per appuntamenti o per richieste di informazioni si può contattare il coordinatore via e-mail all'indirizzo: grazia.marchini@uninsubria.it