Skip to Main Content (Press Enter)

Logo UNINSUBRIA
  • ×
  • Home
  • Corsi
  • Insegnamenti
  • Professioni
  • Persone
  • Pubblicazioni
  • Strutture
  • Terza Missione
  • Attività
  • Competenze

UNI-FIND
Logo UNINSUBRIA

|

UNI-FIND

uninsubria.it
  • ×
  • Home
  • Corsi
  • Insegnamenti
  • Professioni
  • Persone
  • Pubblicazioni
  • Strutture
  • Terza Missione
  • Attività
  • Competenze
  1. Corsi

GIURISPRUDENZA VARESE

corso
Tipo Corso:
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
Durata (anni):
5
Struttura di riferimento:
DIPARTIMENTO DI DIRITTO, ECONOMIA E CULTURE
Url:
https://www.uninsubria.it/formazione/offerta-formativa/corsi-di-laurea/giurisprudenza-varese
  • Programma E Obiettivi
  • Profili Professionali
  • Insegnamenti
  • Persone
  • Professioni

Programma E Obiettivi

Obiettivi


Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico quinquennale in Giurisprudenza fornisce una formazione di alto livello, indispensabile per accedere alle professioni legali e per assumere ruoli di alta dirigenza nelle Pubbliche Amministrazioni e nelle imprese, sia pubbliche che private. Il percorso formativo è concepito per essere spendibile anche in ambito internazionale e transnazionale, rispondendo alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.
L'obiettivo principale del Corso – come richiesto dai DD.MM. che hanno riformato le classi di laura nel 2024 - è garantire una solida preparazione giuridica di base, integrata da competenze specialistiche capaci di affrontare le sfide poste dalla crescente complessità del diritto contemporaneo. Il Corso intende rispondere con un assetto formativo equilibrato tra esigenze generaliste e di specializzazione alle richieste sempre più pressanti di specializzazione, che ormai caratterizzano tutti i settori del diritto, e preparare i laureati a confrontarsi con problematiche legali che richiedono un approccio interdisciplinare. Tali problematiche, spesso gestite da grandi studi internazionali, evidenziano la necessità di professionisti in grado di affrontare la dimensione transnazionale del diritto e di integrare norme e principi appartenenti a diversi ordinamenti giuridici.
Ulteriore obiettivo formativo, coessenziale al precedente, è sviluppare la capacità di governare la complessità normativa, affrontando la pluralità di fonti giuridiche che frequentemente interagiscono su una stessa problematica. Gli studenti vengono formati non solo a comprendere e gestire queste dinamiche, ma anche a farlo con un approccio critico e strategico, in grado di adattarsi alle esigenze di un contesto globale. Infatti, uno dei profili su cui è maggiormente sollecitata l'attenzione di ciascun Docente è, prima dell'insegnamento di nozioni e istituti, la trasmissione di un metodo che lo studente possa applicare a più situazioni.
Al fine di preparare professionisti qualificati, capaci di cogliere le sfide del diritto contemporaneo e di inserirsi con successo nei contesti più avanzati e competitivi del mercato globale, il Corso di Studi è stato, dunque, ripensato per coniugare l'attenzione alla formazione classica del giurista – indispensabile e irrinunciabile – con un approccio innovativo, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro sempre più diversificato e internazionale e in rapida evoluzione.
A tale scopo, sono presenti tre percorsi formativi distinti, tutti adeguati, in ogni caso, a fornire una solida preparazione per affrontare le professioni classiche (l'esame di avvocato, il concorso in magistratura e quello notarile) ma capaci, al contempo, di offrire approfondimenti specifici, grazie anche a Focus tematici presenti in ciascun percorso.
A prescindere dal percorso intrapreso o dal focus scelto, il Corso di Studi si propone di formare giuristi in grado di affrontare il fenomeno normativo con una prospettiva pluralistica e interdisciplinare, integrando diritto domestico e sovranazionale, dimensioni storiche, filosofiche e sociologiche, e competenze legate alla gestione dei conflitti giuridici.
Gli obiettivi formativi comuni ai tre percorsi includono:
a) conoscenza dei principali settori del diritto sostanziale e processuale, degli ordinamenti giuridici statali e non statali;
b) padronanza della logica giuridica, delle tecniche interpretative e argomentative, e comprensio-ne storica e filosofica del diritto;
c) competenza nel lessico giuridico, anche nelle lingue dell'Unione Europea, capacità comunicative e oratorie adeguate alle professioni giuridiche;
d) uso delle tecnologie per il monitoraggio delle fonti giuridiche e la redazione di testi normativi e giuridici;
e) capacità di mediazione e gestione extragiudiziale dei conflitti.


Descrizione del percorso formativo
Gli studenti, dopo aver acquisito una solida formazione di base comune, potranno orientarsi verso il percorso più adatto alle proprie inclinazioni e obiettivi professionali, scelto tra i tre disponibili. A partire dal secondo anno, infatti, sarà possibile scegliere uno dei tre percorsi, che si differenziano per caratteristiche e finalità. La formazione “di base” rimarrà identica per tutti, mentre le differenze si concentreranno nelle attività formative “affini o integrative”, per un totale di 40 CFU suddivisi in cinque esami da 8 CFU ciascuno.


1. Percorso forense: è dedicato alle professioni giuridiche tradizionali come magistrato, avvocato e notaio, con un approccio innovativo grazie all'inserimento di alcune materie (ad esempio il diritto delle nuove tecnologie) per preparare i laureati alle sfide contemporanee del diritto.
Lo studente che sceglie questo percorso dovrà affrontare
cinque esami, ciascuno del valore di 8 CFU, all'interno delle attività formative affini o integrative. Questi esami copriranno le principali aree del sapere giuridico: civilistica-commerciale, penalistica, pubblicistica, processuale civile e processuale penale.
Particolare rilievo sarà dato alla pratica professionale, con attenzione alla redazione di atti e pareri. Gli studenti avranno anche l'opportunità di esercitarsi nelle tecniche di argomentazione e nell'analisi e presentazione di casi pratici, sviluppando competenze fondamentali per il loro futuro professionale. Potranno altresì svolgere stage presso i principali Tribunali del territorio e/o svolgere, in forza di apposite convenzioni concluse con gli Ordini professionali di riferimento, il c.d. “semestre anticipato” di tirocinio professionale presso studi legali del territorio.


2. Percorso economico e d'impresa: è progettato per formare giuristi con competenze specifiche per il mondo delle imprese, delle banche e delle assicurazioni.
Lo studente che decida di affrontare tale percorso dovrà superare
cinque esami, ciascuno del valore di 8 CFU, nell'ambito delle attività formative affini o integrative, in area economica che gli permetta di intraprendere un percorso come legale nelle imprese, nelle banche e nelle assicurazioni.
Tale percorso, oltre ad offrire una solida preparazione giuridica di base, in particolare in relazione a materie strettamente attinenti alla vita delle imprese, prevede il superamento di esami economici specifici.
Il percorso economico e d'impresa è particolarmente consigliato come ideale continuazione degli studi per i diplomati alle scuole superiori che abbiano già affrontato le materie giuridiche ed economiche.

3
. Percorso linguistico-internazionale: è pensato per chi desidera esercitare la professione in studi internazionali, organizzazioni globali o in contesti dove la conoscenza delle lingue applicata al diritto è fondamentale.
Gli studenti che scelgono questo percorso dovranno sostenere
cinque esami, ciascuno del valore di 8 CFU, nelle aree internazionalistiche e comparatistiche, con particolare attenzione all'insegnamento delle lingue e dei lessici giuridici stranieri, in particolare inglese e francese. Particolare rilevanza hanno gli aspetti traduttivi del diritto in una prospettiva europea e globale.
Il percorso internazionale include un potenziamento delle opportunità Erasmus.
Grazie alla posizione strategica dell'Università degli Studi dell'Insubria, il percorso internazionale promuove inoltre la conoscenza del diritto svizzero, con un programma dedicato, che implica approfondimenti in diritto privato, pubblico, amministrativo, penale, e processuale civile e penale, facilitando l'inserimento nel mercato del lavoro elvetico. In questa direzione, anche grazie al supporto del Centro di Diritto Svizzero, sono stati avviati un corso di perfezionamento post-laurea per la preparazione all'esame di avvocato in Svizzera.
È possibile altresì acquisire, con apposito percorso, un diploma di doppio titolo in collaborazione con l'Università di Nantes, in Francia, attraverso scambi bilaterali con corrispondenze adeguate tra i percorsi di studio italiani e francesi.

Conoscenze e capacità di comprensione

Il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza si propone di fornire una formazione articolata su diversi livelli di conoscenza.
Anzitutto, offre una prospettiva pluralistica che integra dimensioni storiche, filosofiche, economiche, sociologiche e logico-linguistiche, preparando lo studente a comprendere il diritto positivo non solo come insieme di norme, ma come fenomeno culturale e sociale.
Parallelamente, assicura una solida preparazione sul dato giuridico vigente, sia nell'area privatistica (ad esempio, diritto commerciale, di famiglia, del lavoro, della concorrenza) sia nell'ambito pubblici pubblico (come diritto costituzionale, amministrativo, ecclesiastico, penale e internazionale).
Il corso consente inoltre agli studenti di sviluppare conoscenze e competenze specifiche scegliendo uno dei tre percorsi previsti: forense, economico o internazionale, ciascuno progettato per rispondere a esigenze professionali e di specializzazione.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Il laureato magistrale è in grado di interpretare il diritto positivo come un prodotto sociale complesso, comprendendo le dinamiche tra i linguaggi giuridici settoriali. Ha acquisito la terminologia della scienza giuridica e sa riconoscere le origini e le ragioni delle diversità tra i diversi ordinamenti giuridici.
Al termine del percorso, il laureato ha un dominio completo delle fonti di diritto, sia in ambito privatistico che pubblicistico, e sa orientarsi con sicurezza all'interno dei principali codici: civile, penale, di procedura civile e penale. È in grado di interpretare norme giuridiche di qualsiasi provenienza, nazionale o internazionale, e di gestire e redigere testi giuridici in modo adeguato. Inoltre, ha acquisito una adeguata comprensione dei procedimenti giudiziari e delle specificità degli atti che ne determinano i tempi. Il laureato è anche dotato degli strumenti necessari, anche dal punto di vista delle competenze tecnologiche, per il continuo aggiornamento delle sue competenze.
In relazione ai tre percorsi previsti, il laureato magistrale ha sviluppato specifiche capacità per applicare gli insegnamenti appresi nel contesto sia forense, sia economico, sia internazionale, con un approccio pratico e mirato alle esigenze professionali di ciascun ambito.

Autonomia di giudizi

Le conoscenze acquisite durante il
Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza costituiscono una solida base per lo sviluppo dell'autonomia di giudizio necessaria ad affrontare le problematiche interpretative ed evolutive del sapere giuridico.

L'approccio riflessivo sul carattere problematico e complesso dell'esperienza giuridica è parte integrante delle attività di base e caratterizzante. Le norme, calate in una rete normativa e giurisprudenziale multilivello, così come le divergenze giurisprudenziali e le stesse differenze tra ordinamenti, rappresentano esempi emblematici di tali complessità. L'autonomia di giudizio viene migliorata attraverso gli insegnamenti affini e integrativi e gli insegnamenti opzionali scelti da ciascuno studente.


Competenze e autonomia di giudizio del laureato magistrale in Giurisprudenza
Al termine del percorso di studi, il laureato magistrale dovrebbe acquisire competenze scientifico-metodologiche e auspicabilmente un'adeguata autonomia di giudizio, le quali gli consentono di:
a) individuare problemi giuridici e applicare le norme al caso concreto, passando dall'universalismo della dimensione giuridica al particolarismo delle situazioni specifiche;
b) affrontare questioni giuridiche, anche nuove o caratterizzate da componenti extragiuridiche, quali conflitti identitari, questioni religiose, etiche, sociali o legate alle nuove tecnologie, identificando soluzioni conformi al diritto, teoricamente fondate e praticamente efficaci;
c) operare nelle dimensioni europee e internazionali, oggi sempre più centrali rispetto all'individuazione e alla definizione di molte questioni giuridiche;
d) gestire problematiche delle società complesse, anche in presenza di informazioni incomplete o limitate;
e) riconoscere i tratti rilevanti dell'evoluzione giuridica e valutare criticamente nuove teorie giuridiche, soluzioni emergenti o paradigmi di giustizia alternativi o complementari a quella ordinaria (ADR e Giustizia riparativa);
f) approfondire nuove basi filosofiche e sistematiche in specifici ambiti del sistema giuridico.

Le capacità di giudizio, basate su un sapere che va oltre il mero tecnicismo, si sviluppano attraverso una sinergia di diverse metodologie didattiche:
• lezioni frontali e studio di manuali e fonti selezionate durante il corso;
• interventi di esperti esterni e visiting professors;
• ricerche organizzate su temi specifici, anche attraverso lavori di gruppo;
• esercitazioni pratiche per applicare le norme a casi concreti;
• simulazioni di processi e attività di mediazione dei conflitti;
• redazione e discussione della tesi di laurea;
• tirocini formativi presso enti e organizzazioni;
• esperienze di studio all'estero.


Caratteristiche della prova finale
La verifica dell'autonomia di giudizio, oltre che delle conoscenze e delle competenze giuridiche, avviene attraverso gli esami di profitto e la stesura della tesi di laurea.
La
tesi di laurea rappresenta l'apice del percorso formativo, costituendo una verifica dell'autonomia di giudizio e delle capacità di ricerca del laureato. Essa deve dimostrare completezza nell'analisi, rigore metodologico e originalità nell'impostazione, riflettendo la capacità di collegare teoria e pratica in maniera critica e sistematica.

Abilità comunicative

L'affinamento delle capacità comunicative - sia orali che in forma scritta - è centrale per chi frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Che si tratti di redigere la motivazione di una sentenza, un parere, di rispondere a un quesito giuridico, il giurista deve essere in grado di trasmettere il dato giuridico in tutte le sue sfaccettature, gestendo le complessità e le problematiche sottese in modo chiaro, efficace e adattato al contesto.

La capacità di comunicare non si limita all'uso del linguaggio tecnico-giuridico, ma si estende alla padronanza di diverse metodologie e forme espressive, calibrate in base all'interlocutore. È cruciale per il giurista distinguere tra la comunicazione rivolta a specialisti (colleghi, magistrati o accademici), che avviene spesso in forma scritta, e quella destinata a non specialisti, quali i cittadini o le imprese, che necessitano di un linguaggio accessibile e privo di ambiguità.

Il Corso di Studi si propone di sviluppare la capacità di veicolare il sapere giuridico senza ambiguità semantiche e con chiarezza, precisione ed efficacia.
A tal fine, utilizza una pluralità di strumenti didattici, tra cui:
• prove d'esame orali, che valutano non solo le conoscenze giuridiche, ma anche le capacità espositive e argomentative;
• elaborazione e discussione di prove scritte intermedie, per affinare le abilità di sintesi e chiarezza;
• esercitazioni pratiche e simulazioni processuali o di mediazione, che permettono di misurarsi con la realtà applicativa del diritto e con le dinamiche dialogiche proprie delle professioni legali;
• interazioni con visiting professors stranieri, volte a sviluppare competenze linguistiche e comunicative anche in contesti internazionali;
• redazione e discussione della tesi di laurea, momento in cui lo studente deve dimostrare la capacità di comunicare con rigore e originalità;
• tirocini formativi, che offrono l'opportunità di applicare le competenze comunicative in ambiti professionali concreti.

Accanto alle competenze tecniche, il giurista contemporaneo deve possedere una serie di soft skills che risultano sempre più rilevanti in un contesto giuridico globale e interdisciplinare:
1. Empatia comunicativa e capacità di ascolto attivo: La prima implica saper comprendere le esigenze e le preoccupazioni dell'interlocutore, adattando il registro linguistico e il messaggio alle sue necessità. Il secondo è fondamentale per cogliere non solo ciò che viene detto, ma anche ciò che potrebbe essere implicito o non espresso (tali competenze sono sviluppate specificatamente attraverso il corso di Giustizia riparativa).
2. Pensiero critico e creativo: necessità di trovare soluzioni innovative a problemi giuridici complessi e saperle comunicare in modo persuasivo (tali competenze sono sviluppate specificatamente attraverso le diverse materie filosofiche e sociologico-giuridiche);
3. Gestione delle emozioni: nelle interazioni conflittuali o in situazioni di pressione, il giurista deve mantenere lucidità e controllo, comunicando con professionalità e autorevolezza.
4. Lavoro di squadra e negoziazione: indispensabili per lavorare in team multidisciplinari o gestire mediazioni e trattative, che richiedono abilità diplomatiche e cooperative.

Andare verso una comunicazione giuridica moderna significa anzitutto essere consapevoli che la comunicazione non è solo un mezzo, ma una competenza strategica per il giurista, chiamato sempre più spesso a dialogare in ambienti interculturali e interdisciplinari. La capacità di rendere comprensibile il diritto, rispettandone la complessità e salvaguardandone la precisione, rappresenta non solo un valore professionale, ma anche un contributo fondamentale per promuovere l'accesso alla giustizia e la comprensione delle regole da parte della collettività.

Capacità di apprendimento

Nella consapevolezza dell'intrinseca mutevolezza e rapida obsolescenza del dato normativo, il laureato in Giurisprudenza è chiamato a sviluppare competenze che vadano oltre la semplice conoscenza delle norme. Deve essere in grado di:
• comprendere la complessità del fenomeno giuridico e approfondire in modo autonomo, critico ed originale temi e problemi specifici, sfruttando il solido quadro di conoscenze di base acquisito durante il corso;
• aggiornare costantemente le conoscenze di base e specialistiche, rispondendo in modo tempestivo e analitico alle innovazioni legislative e giurisprudenziali che interessano singoli istituti o interi settori del diritto;
• reperire e analizzare in autonomia la legislazione vigente, partendo dal dato normativo e integrandolo con il necessario approfondimento giurisprudenziale e dottrinale, al fine di proporre soluzioni giuridiche accurate e innovative.

La capacità di apprendimento viene stimolata attraverso una combinazione di approcci tradizionali e innovativi:
• metodi tradizionali: ricerca su risorse cartacee, per sviluppare una conoscenza solida e metodologicamente rigorosa;
• strumenti digitali: utilizzo delle banche dati online e piattaforme digitali per la ricerca normativa, giurisprudenziale e dottrinale, essenziale per navigare l'evoluzione del panorama giuridico contemporaneo. Consapevolezza critica delle potenzialità e dei limiti dell'Intelligenza Artificiale.

Oltre ai metodi consolidati, il corso di studi cercherà di promuovere una visione più dinamica e interdisciplinare dell'apprendimento, stimolando le seguenti capacità:
1. Pensiero adattivo: i giuristi devono apprendere a rispondere alle sfide poste dalle trasformazioni tecnologiche e sociali, come l'intelligenza artificiale applicata al diritto, le dispute transnazionali e le questioni emergenti legate alla sostenibilità.
2. Apprendimento esperienziale: attraverso simulazioni pratiche, tirocini formativi e casi studio reali, gli studenti possono sviluppare la capacità di tradurre le conoscenze teoriche in applicazioni concrete, migliorando l'efficacia nella risoluzione di problemi complessi.
3. Multidisciplinarità consapevole: la capacità di apprendere non è limitata al diritto; il giurista contemporaneo deve attingere a conoscenze provenienti da altre discipline, quali l'economia, la sociologia e il sapere scientifico e tecnologico.
4. Creatività giuridica: viene incoraggiata una rielaborazione critica e originale delle conoscenze, permettendo di affrontare i problemi giuridici in modo innovativo, anche esplorando soluzioni che anticipino possibili evoluzioni normative o giurisprudenziali.

Anche la redazione della tesi di laurea rappresenta un momento importante per affinare la capacità di apprendimento.

Grazie a questo approccio integrato e orientato al futuro, il laureato in Giurisprudenza non solo acquisisce competenze tecniche eccellenti, ma sviluppa anche una mentalità flessibile, interdisciplinare e creativa, indispensabile per affrontare le sfide di un contesto giuridico in continua trasformazione.

Requisiti di accesso


Requisiti di accesso e verifica delle competenze
Per iscriversi al Corso di Laurea è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio equivalente conseguito all'estero riconosciuto idoneo.
Non ci sono limiti al numero di immatricolazioni né prove di accesso selettive.


Prova iniziale per le competenze linguistiche
Tutti gli studenti devono sostenere una prova di verifica delle competenze linguistiche di base, che si tiene generalmente nel mese di ottobre. La prova ha lo scopo di valutare:
- Le capacità logico-sintattiche
- La competenza testuale
- Le conoscenze semantico-lessicali
- La sensibilità stilistica e sociolinguistica
In caso di esito insufficiente della prova, gli studenti dovranno partecipare a specifiche attività formative organizzate dal Dipartimento per colmare le lacune. Le sessioni di recupero iniziano a novembre, e il superamento della prova è obbligatorio per poter sostenere gli esami di profitto.


Percorso internazionale e doppia laurea con la Francia
Per gli studenti interessati al progetto di Doppia Laurea con la Francia è richiesta una conoscenza della lingua francese a livello
B2. Inoltre, è indispensabile una buona padronanza della lingua inglese.

Esame finale

La prova finale (18 crediti formativi) consiste nell'elaborazione di una tesi monografica in ambito giuridico, sotto la supervisione di un docente, caratterizzata da originalità. La tesi deve essere successivamente discussa oralmente di fronte a una Commissione.

Il giudizio sulla discussione della tesi può comportare un incremento del voto finale rispetto alla media curriculare, come segue:
a) fino a due punti, per tesi meramente compilative della dottrina e/o giurisprudenza esistente (per tesine o tesi giuridiche) o semplicemente descrittive dello stato della questione o del dibattito (per tesine non giuridiche).
b) fino a quattro punti, per tesi ben impostate metodologicamente e adeguatamente discusse (buono).
c) fino a sei punti, per tesi complete, accuratamente sviluppate nel metodo e nell'esposizione, e/o originali in alcuni spunti o conclusioni (molto buono).

La Commissione potrà, in casi particolari, considerare un punteggio superiore, sulla base di una relazione motivata redatta dal docente relatore.

Sono previste anche tesi interdisciplinari, mirate a soddisfare le attuali esigenze del mondo del lavoro, nonché tesi di laurea in lingua straniera. È altresì prevista la possibilità che lo studente rediga una tesi di laurea nell'ambito del progetto “Syn-Thesis – Nuove alleanze didattiche per redigere la tesi di laurea”, ove si sviluppano particolarmente le doti di ricerca innovativa e interdisciplinare, la quale può condurre a un elaborato spendibile come prodotto di ricerca.


Profili Professionali

Profili Professionali (5)

GIURISTA D’IMPRESA O PRESSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE O PRESSO ORGANISIMI INTERNAZIONALI (CARRIERA DIPLOMATICA)

La laurea magistrale in giurisprudenza consente l’accesso a diverse posizioni di lavoro sia nel settore privato, sia in quello pubblico, in Italia ed all’estero, all’esito di prove selettive o di accesso variamente sagomate. Il percorso economico mira a fornire specifiche competenze a questo riguardo. PRINCIPALI FUNZIONI DELLA FIGURA PROFESSIONALE La funzione esercitata è largamente variabile in rapporto all’estrema versatilità ed all’ampio raggio di impiego, ma presuppone pur sempre un nocciolo duro di conoscenze giuridiche generali e/o specifiche.
Conoscenze giuridiche, accompagnate a conoscenze di settore (economiche, contabili, informatiche, linguistiche, culturali e geografiche, etc.); capacità di redigere atti e pareri; capacità analitiche e sintetiche; capacità di lavoro e ricerca individuale ed in team; capacità gestionali e relazionali. Conoscenze linguistiche.
Impiego in imprese private (giurista d’impresa), nel settore bancario, in società di forma-zione, presso sindacati, patronati, o in qualità di consulenti del lavoro; impiego nella pubblica amministrazione centrale o periferica o presso gli enti locali, nelle forze dell’ordine, negli organismi internazionali o dell’Unione Europea; carriera diplomatica.

MAGISTRATO

Tra le possibilità di impiego per i laureati in giurisprudenza vi è l’accesso alla magistratura. La legislazione vigente concepisce il concorso per magistrato come un concorso di primo livello, per accedere al quale occorre essere in possesso della laurea in giurisprudenza. PRINCIPALI FUNZIONI DELLA FIGURA PROFESSIONALE Il magistrato amministra la giustizia penale, potendo esercitare funzioni requirenti (pubblico ministero) o giusdicenti (giudice), la giustizia civile, la giustizia amministrativa e la giustizia tributaria, con possibilità di specializzazione in specifiche aree giuridiche. Nell'ambito dell'attività giudiziaria, il magistrato, in base alle funzioni ricoperte, può coordinare indagini, analizzare e studiare gli atti processuali, fissare e presiedere le udienze, nominare periti e consulenti, raccogliere e valutare elementi probatori, pronunciare sentenze, e supervisionare o intervenire nell'esecuzione della pena. Inoltre, il magistrato ha il potere di sollevare questioni di legittimità costituzionale, contribuendo così in modo significativo all'evoluzione del diritto.
Conoscenza del diritto, delle convenzioni internazionali, della giurisprudenza nazionale, della Corte Europea dei diritti dell’Uomo e della Corte del Lussemburgo; competenze criminologiche e sensibilità alla mediazione del conflitti e abilità nel tradurre in linguaggi e forme compatibili con il diritto applicato istanze culturalmente/religiosamente motivate; doti organizzative; capacità gestionali, informatiche, relazionali e comunicative, piena padronanza del lessico giuridico.
Esercizio delle funzioni di magistrato, previo superamento del concorso. Dopo aver superato un concorso nazionale bandito dal Ministero della Giustizia, occorre frequentare un corso obbligatorio di 6 mesi presso la Scuola Superiore della Magistratura. Il Magistrato di prima nomina (MOT magistrati ordinari in tirocinio) deve svolgere un tirocinio che può durate da 12 a 18 mesi. I primi sei mesi sono di affiancamento così detto “generico” (visione globale delle diverse funzioni del magistrato, requirente e giudicante); mentre il secondo semestre (o più mesi, se il tirocinio è più lungo di un anno) è di affiancamento così detto “mirato” (cioè con un magistrato esperto nella specifica funzione che si andrà a svolgere in prima nomina). I periodi di “generico” e “mirato” sono arricchiti anche dalla formazione obbligatoria presso la Scuola della magistratura. Durante tutto questo periodo si è già magistrati a pieno titolo, anche se in tirocinio (M.O.T.: Magistrati Ordinari in Tirocinio). Al termine non vi sono ulteriori affiancamenti in quanto vengono conferite le funzioni giurisdizionali. Successivamente lo sviluppo (economico) della carriera è caratterizzato da “valutazioni di professionalità” ogni 4 anni (dalla prima alla settima valutazione di professionalità) a prescindere dalle funzioni concretamente svolte (non vi è più l’indicazione di magistrato di appello o cassazione). Con il passare del tempo e previa valutazione, il magistrato percorre le tappe ulteriori della carriera (da Magistrato di Tribunale a Magistrato di Corte d'Appello, a Magistrato di Cassazione).

PRATICA PROFESSIONALE - AVVOCATO

La laurea magistrale in Giurisprudenza consente, tra i più consolidati sbocchi professionali, l’esercizio della professione forense. Per intraprendere questa professione è necessario svolgere un periodo di pratica professionale, frequentare una scuola forense accreditata per 18 mesi, con superamento del relativo esame finale. Pratica e frequenza della scuola costituiscono requisiti indispensabili per l’ammissione all’esame di Stato. PRINCIPALI FUNZIONI DELLA FIGURA PROFESSIONALE Il periodo di pratica forense, consistente nella redazione di atti e pareri, nonché nella frequentazione delle udienze e delle cancellerie in Tribunale, è orientato a dare contenuti pratici al sapere teorico assimilato.
Il percorso formativo del giurista in vista di tale profilo professionale richiede una solida preparazione in diritto, che comprende la conoscenza della normativa nazionale e internazionale, delle convenzioni internazionali e della giurisprudenza, sia delle corti nazionali sia di quelle europee, come la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Accanto alle conoscenze giuridiche, si sviluppano capacità trasversali, tra cui doti organizzative, competenze analitiche e sintetiche, abilità gestionali e informatiche, nonché capacità relazionali e comunicative. Particolare attenzione è rivolta alla capacità di tradurre istanze culturalmente motivate (in ragione della provenienza etnica, del credo religioso ec.) in un linguaggio conforme al diritto applicato, all’utilizzo appropriato del lessico giuridico e alla padronanza di una o più lingue straniere.
La professione forense rappresenta una delle principali opportunità per i laureati in Giurisprudenza. Essa può essere svolta in proprio, presso studi associati o alle dipendenze di altri avvocati, imprese o enti. L’avvocato può anche essere nominato giudice onorario, componente esperto nell’ambito di determinate corti, o assumere il ruolo di giudice di pace. Un ulteriore ambito di sviluppo professionale è rappresentato dalle opportunità di lavoro in studi a carattere internazionale. Il percorso accademico, infatti, può favorire l’inserimento in studi legali con vocazione internazionale o presso studi stranieri, con una particolare attenzione alla Confederazione elvetica. Per sostenere l’inserimento lavorativo in contesti internazionali, il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture ha avviato alcune iniziative specifiche, come la preparazione di una convenzione con la Union Internationale des Avocats (UIA) volta a facilitare lo svolgimento di tirocini all’estero, l’istituzione di un corso di perfezionamento per la preparazione all’esame di avvocato in Svizzera e l’attivazione di un progetto di doppia laurea con l’Università di Nantes in Francia. L’attività dell’avvocato consiste principalmente nella rappresentanza, assistenza, difesa e/o consulenza a favore delle persone fisiche o giuridiche, sia in ambito giudiziale sia in contesti extragiudiziali. La professione comprende anche attività di supporto nei percorsi di negoziazione o mediazione e di assistenza nella redazione di atti, contratti e/o pianificazione di operazioni societarie. Per svolgere questa attività con successo, sono necessarie una profonda conoscenza delle materie giuridiche e spiccate doti comunicative e relazionali, essenziali per interagire con le parti coinvolte e con gli interlocutori istituzionali.

PRATICA PROFESSIONALE - NOTAIO

Altro sbocco tradizionale della laurea magistrale in giurisprudenza è la pratica professionale, volta a sostenere il concorso per esami per l’esercizio delle funzioni di notaio. Il Notaio riceve e redige atti giuridici (compravendite, mutui, donazioni, testamenti, etc.) attribuendo loro pubblica fede; accerta la volontà dei contraenti e la traduce in atti giuridici idonei al raggiungimento degli obiettivi o degli interessi dei clienti; verifica la legalità degli atti e delle transazioni e la conformità dei documenti; esegue accertamenti (ad esempio ipotecari e catastali) e offre una consulenza specialistica. PRINCIPALI FUNZIONI DELLA FIGURA PROFESSIONALE Il periodo di pratica presso un notaio consente di dare contenuti pratici al sapere teorico assimilato nel corso di studio. La professione notarile richiede una preparazione giuridico-fiscale di altissimo livello, specie nelle materie civilistiche, commerciali e di volontaria giurisdizione.
Conoscenza del diritto e della giurisprudenza rilevante, in specie civile e commerciale; competenze organizzative di problem solving, capacità di ascolto e di relazionarsi con gli altri e abilità nel tradurre in linguaggi e forme compatibili con il diritto applicato istanze culturalmente/religiosamente motivate.
Esercizio delle funzioni notarili, previo espletamento del periodo di pratica e superamento del concorso per esami.

PROSECUZIONE DEGLI STUDI

La laurea magistrale in giurisprudenza consente la prosecuzione degli studi giuridici attraverso la frequenza di Master di I e II livello, Scuole di specializzazione, Corsi di dottorato, in Italia od all’estero, previo superamento delle relative selezioni, nonché attraverso assegni di ricerca di durata variabile, nei limiti delle risorse disponibili negli Atenei. PRINCIPALI FUNZIONI DELLA FIGURA PROFESSIONALE Attività di ricerca e di approfondimento scientifico in autonomia ed in team. I caratteri di tale attività e le funzioni da espletarsi dipendono dall’argomento del dottorato o dell’assegno e dal relativo bando.
Competenze giuridiche ed informatiche; capacità di redigere atti e pareri; capacità di lavoro e ricerca individuale ed in team; capacità gestionali, comunicativo-relazionali e di problem solving. Ottimo livello di cultura generale.
Il conseguimento del dottorato di ricerca o il proficuo svolgimento del periodo di assegno di ricerca consentono di affinare le attitudini di ricerca in vista di una eventuale prosecuzione della carriera accademica. In alternativa, essi consentono il reinserimento nelle tradizionali professioni legali di cui sopra. Infine, il titolo di dottore di ricerca consente di sostenere l’esame di accesso alla magistratura.

Insegnamenti

Insegnamenti (9)

GIU0566 - TEST DI VERIFICA DELLA PREPARAZIONE INIZIALE

Primo Semestre (26/09/2025 - 15/12/2025) - 2025
0 CFU
0 ore

GIU0688 - DIRITTO PRIVATO

Secondo Semestre (24/02/2026 - 25/05/2026) - 2025
DUVIA PAOLO
10 CFU
70 ore

GIU0689 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO

Secondo Semestre (24/02/2026 - 25/05/2026) - 2025
CONETTI MARIO
9 CFU
63 ore

GIU0690 - FILOSOFIA DEL DIRITTO

Primo Semestre (26/09/2025 - 15/12/2025) - 2025
SAPORITI MICHELE
9 CFU
63 ore

GIU0691 - DIRITTO COSTITUZIONALE

Primo Semestre (26/09/2025 - 15/12/2025) - 2025
PANZERI LINO
10 CFU
70 ore

GIU0692 - ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO

Primo Semestre (26/09/2025 - 15/12/2025) - 2025
LEPORE PAOLO GIOVANNI
9 CFU
63 ore

GIU0693 - ECONOMIA POLITICA

Secondo Semestre (24/02/2026 - 25/05/2026) - 2025
CORTELEZZI FLAVIA
ORSO CRISTINA ELISA
9 CFU
63 ore

GIU0694 - INGLESE GIURIDICO

Secondo Semestre (24/02/2026 - 25/05/2026) - 2025
4 CFU
28 ore

GIU0984 - LABORATORIO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Secondo Semestre (24/02/2026 - 25/05/2026) - 2025
3 CFU
21 ore
No Results Found

Persone

Persone (7)

CONETTI MARIO

Settore GIUR-16/A - Storia del diritto medievale e moderno
Gruppo 12/GIUR-16 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO
AREA MIN. 12 - Scienze giuridiche
Docenti di ruolo di IIa fascia

CORTELEZZI FLAVIA

Settore ECON-01/A - Economia politica
Gruppo 13/ECON-01 - ECONOMIA POLITICA
AREA MIN. 13 - Scienze economiche e statistiche
Docenti di ruolo di Ia fascia

DUVIA PAOLO

69.10.10 - Attività degli studi legali
Settore GIUR-01/A - Diritto privato
SH1_14 - Competition law, contract law, trade law, Intellectual Property Rights - (2020)
SH2_4 - Constitutions, human rights, comparative law, humanitarian law, anti-discrimination law - (2020)
Gruppo 12/GIUR-01 - DIRITTO PRIVATO
Goal 9: Industry, Innovation, and Infrastructure
AREA MIN. 12 - Scienze giuridiche
Docenti di ruolo di IIa fascia

LEPORE PAOLO GIOVANNI

Settore GIUR-15/A - Diritto romano e fondamenti del diritto europeo
Gruppo 12/GIUR-15 - DIRITTO ROMANO E FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO
AREA MIN. 12 - Scienze giuridiche
Docenti di ruolo di IIa fascia

ORSO CRISTINA ELISA

Settore ECON-03/A - Scienza delle finanze
Gruppo 13/ECON-03 - SCIENZA DELLE FINANZE
AREA MIN. 13 - Scienze economiche e statistiche
Docenti di ruolo di IIa fascia

PANZERI LINO

Settore GIUR-05/A - Diritto costituzionale e pubblico
Gruppo 12/GIUR-05 - DIRITTO COSTITUZIONALE E PUBBLICO
AREA MIN. 12 - Scienze giuridiche
Docenti di ruolo di IIa fascia

SAPORITI MICHELE

Settore GIUR-17/A - Filosofia del diritto
Goal 4: Quality education
SH2_1 - Political systems, governance - (2022)
Gruppo 12/GIUR-17 - FILOSOFIA DEL DIRITTO
SH2_4 - Legal studies, constitutions, human rights, comparative law - (2022)
SH2_7 - Political and legal philosophy - (2022)
Goal 10: Reduced inequalities
AREA MIN. 12 - Scienze giuridiche
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Docenti di ruolo di IIa fascia
No Results Found

Professioni

Professioni (5)

Avvocati

Esperi legali in enti pubblici

Esperti legali in imprese

Magistrati

Notai

  • Accessibilità
  • Utilizzo dei cookie

Realizzato con VIVO | Designed by Cineca | 25.11.5.0