ID:
GIU0705
Durata (ore):
55
CFU:
9
SSD:
DIRITTO PENALE
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (26/09/2024 - 15/12/2024)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Obiettivo del corso è la presentazione analitica e sistematica della c.d. “parte generale” del diritto penale, ossia dei principi e degli istituti giuridici che governano l’applicazione delle norme incriminatrici. Il corso intende mettere in evidenza le peculiarità che, a livello di struttura della norma giuridica e di principi costitutivi e costituzionali, consentono di distinguere il diritto penale nel raffronto con le altre branche dell’ordinamento giuridico.
In considerazione dello stadio raggiunto dall’integrazione giuridica all’interno dell’Unione Europea, la presentazione della materia comprende la trattazione dei rapporti tra fonti sovranazionali (in particolare, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo – c.d. CEDU – e il diritto dell’Unione Europea) e diritto penale nazionale.
Particolare attenzione sarà dedicata ai processi di riforma che, nelle ultime legislature, hanno interessato il sistema penale, avvicinando gli studenti all’analisi della c.d. “politica criminale”. Su tale piano, infatti, è possibile cogliere una interessante oscillazione del legislatore italiano tra interventi volti a ridimensionare il ruolo della risposta penale e del carcere, da un lato, e interventi orientati, invece, in senso spiccatamente punitivo.
Coerentemente ai risultati di apprendimento del Corso di Studi, al termine dell’insegnamento si attende che lo studente: (a) possegga la conoscenza sistematica della “parte generale” del diritto penale, comprensiva cioè della capacità di mettere in relazione, laddove richiesto, i diversi principi e istituti giuridici della materia; (b) abbia sviluppato la capacità di interpretare e applicare le norme incriminatrici di parte speciale anche attraverso la risoluzione di casi pratici; (c) utilizzi in modo appropriato il linguaggio giuridico-penalistico e sia in grado di costruire argomentazioni giuridiche: lo studente dovrà cioè essere in grado di valutare con autonomia di giudizio i dati normativi e/o giurisprudenziali rilevanti e di procedere ad una lettura critica degli stessi alla luce dei principi fondanti della materia e delle categorie rilevanti nel dibattito politico-criminale.
Il corso di Diritto penale è propedeutico rispetto a quello di Diritto penale progredito; pertanto si richiede allo studente di maturare una capacità di apprendimento in ambito penalistico tale da consentire un’agevole ed efficace frequenza del corso successivo. Il corso di Diritto penale è inoltre propedeutico, tra l’altro, rispetto agli esami di Diritto processuale penale, Diritto processuale penale comparato, Diritto penitenziario.
L’importanza dell’insegnamento di diritto penale è confermata dal fatto che il diritto penale è materia oggetto di verifica sia per l’esame da avvocato che per il concorso in magistratura.
In considerazione dello stadio raggiunto dall’integrazione giuridica all’interno dell’Unione Europea, la presentazione della materia comprende la trattazione dei rapporti tra fonti sovranazionali (in particolare, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo – c.d. CEDU – e il diritto dell’Unione Europea) e diritto penale nazionale.
Particolare attenzione sarà dedicata ai processi di riforma che, nelle ultime legislature, hanno interessato il sistema penale, avvicinando gli studenti all’analisi della c.d. “politica criminale”. Su tale piano, infatti, è possibile cogliere una interessante oscillazione del legislatore italiano tra interventi volti a ridimensionare il ruolo della risposta penale e del carcere, da un lato, e interventi orientati, invece, in senso spiccatamente punitivo.
Coerentemente ai risultati di apprendimento del Corso di Studi, al termine dell’insegnamento si attende che lo studente: (a) possegga la conoscenza sistematica della “parte generale” del diritto penale, comprensiva cioè della capacità di mettere in relazione, laddove richiesto, i diversi principi e istituti giuridici della materia; (b) abbia sviluppato la capacità di interpretare e applicare le norme incriminatrici di parte speciale anche attraverso la risoluzione di casi pratici; (c) utilizzi in modo appropriato il linguaggio giuridico-penalistico e sia in grado di costruire argomentazioni giuridiche: lo studente dovrà cioè essere in grado di valutare con autonomia di giudizio i dati normativi e/o giurisprudenziali rilevanti e di procedere ad una lettura critica degli stessi alla luce dei principi fondanti della materia e delle categorie rilevanti nel dibattito politico-criminale.
Il corso di Diritto penale è propedeutico rispetto a quello di Diritto penale progredito; pertanto si richiede allo studente di maturare una capacità di apprendimento in ambito penalistico tale da consentire un’agevole ed efficace frequenza del corso successivo. Il corso di Diritto penale è inoltre propedeutico, tra l’altro, rispetto agli esami di Diritto processuale penale, Diritto processuale penale comparato, Diritto penitenziario.
L’importanza dell’insegnamento di diritto penale è confermata dal fatto che il diritto penale è materia oggetto di verifica sia per l’esame da avvocato che per il concorso in magistratura.
Prerequisiti
Per un proficuo apprendimento dei contenuti dell’insegnamento, si richiede una conoscenza appropriata del Diritto costituzionale e della Filosofia del diritto, stante l’influenza che tali discipline esercitano sul diritto penale in materia di scelte di criminalizzazione e teoria della pena e per una piena comprensione del diritto come strumento di regolazione dei conflitti.
Metodi didattici
Il corso si svolge nel primo semestre e prevede 55 ore di lezione complessive.
La didattica è somministrata attraverso lezioni, nel corso delle quali la presentazione teorica dei contenuti del programma si intreccia all’analisi dei dati normativi di riferimento, alla trattazione dei leading cases giurisprudenziali, alla risoluzione di casi pratici.
Anche grazie ad inviti rivolti a magistrati e avvocati, sono previsti momenti di esercitazione durante l’orario di lezione, nonché attraverso l’utilizzo della piattaforma e-learning, ove gli argomenti e i principali materiali oggetto di trattazione verranno comunicati e resi disponibili agli studenti.
Dal punto di vista logistico, lo svolgimento delle lezioni sarà regolato dalle disposizioni dell’Ateneo.
Il corso mira a incentivare la partecipazione attiva alla discussione degli studenti frequentanti, per promuoverne le abilità comunicativo-relazionali e di problem solving. A tal fine, sia durante le lezioni sia in appositi seminari si promuoverà la discussione con gli studenti delle problematiche inerenti gli argomenti e i materiali trattati.
La didattica è somministrata attraverso lezioni, nel corso delle quali la presentazione teorica dei contenuti del programma si intreccia all’analisi dei dati normativi di riferimento, alla trattazione dei leading cases giurisprudenziali, alla risoluzione di casi pratici.
Anche grazie ad inviti rivolti a magistrati e avvocati, sono previsti momenti di esercitazione durante l’orario di lezione, nonché attraverso l’utilizzo della piattaforma e-learning, ove gli argomenti e i principali materiali oggetto di trattazione verranno comunicati e resi disponibili agli studenti.
Dal punto di vista logistico, lo svolgimento delle lezioni sarà regolato dalle disposizioni dell’Ateneo.
Il corso mira a incentivare la partecipazione attiva alla discussione degli studenti frequentanti, per promuoverne le abilità comunicativo-relazionali e di problem solving. A tal fine, sia durante le lezioni sia in appositi seminari si promuoverà la discussione con gli studenti delle problematiche inerenti gli argomenti e i materiali trattati.
Verifica Apprendimento
L’apprendimento sarà verificato attraverso un esame orale vertente sul programma con attribuzione del voto in trentesimi.
L’interrogazione, della durata di circa 30 minuti, è condotta secondo la modalità del cono rovesciato: una domanda aperta generale, seguita da alcune domande aperte più specifiche per favorire ulteriori percorsi di approfondimento.
Verranno valutate, in particolare, la capacità di riferire i contenuti del programma in modo adeguato alle specificità della materia e secondo corretti canoni logico-sistematici; la capacità di interpretare le singole fattispecie incriminatrici; le abilità argomentative e di problem-solving; la capacità comunicativo-relazionale e la padronanza nell’utilizzo della terminologia tecnico-giuridica. L’attribuzione del punteggio terrà conto non solo della correttezza contenutistica delle risposte, ma anche del possesso delle c.d. “competenze di carattere generalista” (capacità di lettura critica, di ragionamento analitico, di criticare un’argomentazione, di soluzione dei problemi, tecnica ed efficacia di espressione).
Dal punto di vista logistico e organizzativo, gli esami si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni dell’Ateneo.
La docente si riserva la facoltà di proporre agli studenti frequentanti la possibilità di sostenere una prova scritta intermedia riservata, funzionale alla verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento specifici dell’insegnamento.
La docente si riserva altresì la facoltà di proporre agli studenti frequentanti forme di partecipazione attiva alle lezioni (ad esempio, presentazione di un leading-case, analisi di fattispecie incriminatrici, risoluzioni di casi pratici, ecc.), alle quali verrà attribuita una valutazione in itinere da integrare in sede di valutazione finale.
L’interrogazione, della durata di circa 30 minuti, è condotta secondo la modalità del cono rovesciato: una domanda aperta generale, seguita da alcune domande aperte più specifiche per favorire ulteriori percorsi di approfondimento.
Verranno valutate, in particolare, la capacità di riferire i contenuti del programma in modo adeguato alle specificità della materia e secondo corretti canoni logico-sistematici; la capacità di interpretare le singole fattispecie incriminatrici; le abilità argomentative e di problem-solving; la capacità comunicativo-relazionale e la padronanza nell’utilizzo della terminologia tecnico-giuridica. L’attribuzione del punteggio terrà conto non solo della correttezza contenutistica delle risposte, ma anche del possesso delle c.d. “competenze di carattere generalista” (capacità di lettura critica, di ragionamento analitico, di criticare un’argomentazione, di soluzione dei problemi, tecnica ed efficacia di espressione).
Dal punto di vista logistico e organizzativo, gli esami si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni dell’Ateneo.
La docente si riserva la facoltà di proporre agli studenti frequentanti la possibilità di sostenere una prova scritta intermedia riservata, funzionale alla verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento specifici dell’insegnamento.
La docente si riserva altresì la facoltà di proporre agli studenti frequentanti forme di partecipazione attiva alle lezioni (ad esempio, presentazione di un leading-case, analisi di fattispecie incriminatrici, risoluzioni di casi pratici, ecc.), alle quali verrà attribuita una valutazione in itinere da integrare in sede di valutazione finale.
Contenuti
Il corso prevede l’approfondimento dei seguenti argomenti:
- la legittimazione del diritto penale e le funzioni della pena; i caratteri distintivi del diritto penale all’interno del diritto sanzionatorio inteso in senso lato e il rapporto tra diritto penale e politica criminale;
- il principio di legalità nelle sue diverse articolazioni;
- la sistematica delle fonti alla luce del diritto dell’Unione Europea e dell’influenza della CEDU sul diritto penale italiano;
- la sistematica del reato;
- la tipicità e, in particolare, gli elementi costitutivi del fatto tipico;
- i reati omissivi e i reati di danno e di pericolo;
- gli elementi soggettivi del fatto tipico nella distinzione tra fatto tipico doloso e fatto tipico colposo;
- l’antigiuridicità, la disciplina delle cause di giustificazione e le principali scriminanti codicistiche;
- la colpevolezza e, in particolare, dolo e colpa, la responsabilità oggettiva, la disciplina dell’errore, la scriminante putativa, la conoscenza/conoscibilità della legge penale, l’imputabilità, l’assenza di scusanti;
- le forme di manifestazione del reato (tentativo e concorso di persone nel reato);
- il concorso apparente di norme penali e il concorso di reati;
- le circostanze del reato;
- il sistema sanzionatorio penale (in particolare, legittimazione, tipologia, commisurazione, le alternative al carcere in senso lato, esecuzione, estinzione delle pene; tipologia e disciplina delle misure di sicurezza), anche con riguardo alla giurisdizione del giudice di pace;
- la punibilità.
Nel corso delle lezioni, si accennerà – ove richiesto per uno sviluppo anche comparativo degli argomenti trattati – ai contenuti essenziali della responsabilità da reato degli enti e della giustizia penale di competenza del giudice di pace, nonché alla giustizia riparativa.
- la legittimazione del diritto penale e le funzioni della pena; i caratteri distintivi del diritto penale all’interno del diritto sanzionatorio inteso in senso lato e il rapporto tra diritto penale e politica criminale;
- il principio di legalità nelle sue diverse articolazioni;
- la sistematica delle fonti alla luce del diritto dell’Unione Europea e dell’influenza della CEDU sul diritto penale italiano;
- la sistematica del reato;
- la tipicità e, in particolare, gli elementi costitutivi del fatto tipico;
- i reati omissivi e i reati di danno e di pericolo;
- gli elementi soggettivi del fatto tipico nella distinzione tra fatto tipico doloso e fatto tipico colposo;
- l’antigiuridicità, la disciplina delle cause di giustificazione e le principali scriminanti codicistiche;
- la colpevolezza e, in particolare, dolo e colpa, la responsabilità oggettiva, la disciplina dell’errore, la scriminante putativa, la conoscenza/conoscibilità della legge penale, l’imputabilità, l’assenza di scusanti;
- le forme di manifestazione del reato (tentativo e concorso di persone nel reato);
- il concorso apparente di norme penali e il concorso di reati;
- le circostanze del reato;
- il sistema sanzionatorio penale (in particolare, legittimazione, tipologia, commisurazione, le alternative al carcere in senso lato, esecuzione, estinzione delle pene; tipologia e disciplina delle misure di sicurezza), anche con riguardo alla giurisdizione del giudice di pace;
- la punibilità.
Nel corso delle lezioni, si accennerà – ove richiesto per uno sviluppo anche comparativo degli argomenti trattati – ai contenuti essenziali della responsabilità da reato degli enti e della giustizia penale di competenza del giudice di pace, nonché alla giustizia riparativa.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Durante il periodo di lezione, il ricevimento si svolgerà al termine della lezione oppure, previo appuntamento via e-mail, in data e orario da concordare, in presenza o via Teams.
Al termine del periodo di lezione, il ricevimento proseguirà sempre previo appuntamento da concordare via e-mail.
È in ogni caso sempre garantito un ricevimento con cadenza almeno settimanale.
Per fissare un ricevimento e per richieste di informazioni o dubbi, la docente è sempre disponibile via e-mail all’indirizzo chiara.perini@uninsubria.it.
Al termine del periodo di lezione, il ricevimento proseguirà sempre previo appuntamento da concordare via e-mail.
È in ogni caso sempre garantito un ricevimento con cadenza almeno settimanale.
Per fissare un ricevimento e per richieste di informazioni o dubbi, la docente è sempre disponibile via e-mail all’indirizzo chiara.perini@uninsubria.it.
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