ID:
GIU0697
Durata (ore):
60
CFU:
8
SSD:
DIRITTO CANONICO E DIRITTO ECCLESIASTICO
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (26/09/2024 - 15/12/2024)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Obiettivo del corso è quello di comprendere i principi e le regole sulla libertà religiosa e le relazioni tra Stato e confessioni religiose in Italia, nel contesto dello spazio giuridico dell’Unione Europea e della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali (CEDU).
Lo studente è chiamato, al termine del corso, a dimostrare di possedere le seguenti capacità: a) capacità di comprendere i principi fondamentali relativi alla regolamentazione giuridica del fenomeno religioso, in particolare i principi costituzionali, anche alla luce delle caratteristiche storico-sociali dell’ordinamento giuridico italiano nel suo complesso; b) capacità di cogliere le dinamiche del diritto vivente in relazione al diritto di libertà religiosa, con particolare attenzione alle problematiche che sorgono dalla convivenza di diverse comunità religiose nel contesto europeo e alle linee interpretative dettate in materia dal diritto internazionale e dell’Unione europea (in particolare la CEDU e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo); c) capacità di leggere il ruolo della normativa bilaterale (Concordato con la Chiesa cattolica e intese con le confessioni diverse dalla cattolica) e unilaterale per la regolamentazione del fenomeno religioso; d) capacità di cogliere il rapporto tra legislazione, giurisprudenza e prassi amministrativa relativa al fenomeno religioso, in un contesto di pluralismo giuridico.
Tra gli obiettivi del corso vi è anche la capacità di elaborare criticamente i contenuti assimilati, individuando pregi e lacune del sistema italiano di libertà religiosa nel suo confronto con un crescente pluralismo sociale e giuridico.
Il corso si affianca a quello di Diritto canonico/comparato delle religioni, di cui si consiglia la frequenza e che intende offrire un completamento, dal punto di vista del diritto interno ad una confessione religiosa, alla formazione di un giurista chiamato a rispondere alle sfide della contemporaneità, tenendo in considerazione il ruolo delle religioni in una società plurale.
Lo studente è chiamato, al termine del corso, a dimostrare di possedere le seguenti capacità: a) capacità di comprendere i principi fondamentali relativi alla regolamentazione giuridica del fenomeno religioso, in particolare i principi costituzionali, anche alla luce delle caratteristiche storico-sociali dell’ordinamento giuridico italiano nel suo complesso; b) capacità di cogliere le dinamiche del diritto vivente in relazione al diritto di libertà religiosa, con particolare attenzione alle problematiche che sorgono dalla convivenza di diverse comunità religiose nel contesto europeo e alle linee interpretative dettate in materia dal diritto internazionale e dell’Unione europea (in particolare la CEDU e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo); c) capacità di leggere il ruolo della normativa bilaterale (Concordato con la Chiesa cattolica e intese con le confessioni diverse dalla cattolica) e unilaterale per la regolamentazione del fenomeno religioso; d) capacità di cogliere il rapporto tra legislazione, giurisprudenza e prassi amministrativa relativa al fenomeno religioso, in un contesto di pluralismo giuridico.
Tra gli obiettivi del corso vi è anche la capacità di elaborare criticamente i contenuti assimilati, individuando pregi e lacune del sistema italiano di libertà religiosa nel suo confronto con un crescente pluralismo sociale e giuridico.
Il corso si affianca a quello di Diritto canonico/comparato delle religioni, di cui si consiglia la frequenza e che intende offrire un completamento, dal punto di vista del diritto interno ad una confessione religiosa, alla formazione di un giurista chiamato a rispondere alle sfide della contemporaneità, tenendo in considerazione il ruolo delle religioni in una società plurale.
Prerequisiti
Propedeuticità: diritto costituzionale e diritto privato.
Si richiede una conoscenza appropriata del Diritto pubblico e costituzionale (forme di stato e di governo; sistema delle fonti e diritti fondamentali), del diritto privato (in particolare, matrimonio e famiglia), della storia del diritto italiano (in particolare a partire dall’unificazione, per comprendere meglio l’evoluzione della legislazione ecclesiasticistica e la disciplina dei rapporti Stato-Chiesa).
Si richiede una conoscenza appropriata del Diritto pubblico e costituzionale (forme di stato e di governo; sistema delle fonti e diritti fondamentali), del diritto privato (in particolare, matrimonio e famiglia), della storia del diritto italiano (in particolare a partire dall’unificazione, per comprendere meglio l’evoluzione della legislazione ecclesiasticistica e la disciplina dei rapporti Stato-Chiesa).
Metodi didattici
Il corso si svolgerà attraverso lezioni frontali (40 ore) e con laboratori ed esercitazioni (20 ore). Le lezioni saranno coadiuvate dall’ausilio di materiali audio-video, presentazioni power point, presentazione di testi e sentenze; si utilizzerà la piattaforma e-learning per le comunicazioni e la messa a disposizione dei materiali.
Per quanto riguarda le esercitazioni, la metodologia didattica sarà interattiva, di dialogo con gli studenti; si utilizzeranno metodi come il role playing, accanto all'analisi più classica di sentenze e testi significativi per la materia. Le esercitazioni sono finalizzate a stimolare la discussione e a capire meglio i problemi pratici nell'applicazione delle norme precedentemente illustrate.
La uscite didattiche saranno volte a conoscere meglio i risvolti pratici di alcune discipline e la fenomenologia sottostante alla normativa in vigore.
Per quanto riguarda le esercitazioni, la metodologia didattica sarà interattiva, di dialogo con gli studenti; si utilizzeranno metodi come il role playing, accanto all'analisi più classica di sentenze e testi significativi per la materia. Le esercitazioni sono finalizzate a stimolare la discussione e a capire meglio i problemi pratici nell'applicazione delle norme precedentemente illustrate.
La uscite didattiche saranno volte a conoscere meglio i risvolti pratici di alcune discipline e la fenomenologia sottostante alla normativa in vigore.
Verifica Apprendimento
Una prova orale finale, nella quale si terrà presente sia la conoscenza degli argomenti, sia la capacità di fare osservazioni critiche in materia.
Il voto finale sarà espresso in trentesimi.
Nel caso di frequenza sia del corso di ecclesiastico, sia del corso di diritto canonico, verrà concordato coi docenti delle due materie un programma ad hoc.
Il voto finale sarà espresso in trentesimi.
Nel caso di frequenza sia del corso di ecclesiastico, sia del corso di diritto canonico, verrà concordato coi docenti delle due materie un programma ad hoc.
Contenuti
Il corso si articola in una parte di lezioni frontali e una di laboratori ed esercitazioni.
I temi delle lezioni saranno divisi in due parti:
1. la prima parte è volta a spiegare i principi costituzionali, con cenni ai presupposti storici, relativi alla vigente regolamentazione del fenomeno religioso. Si effettuerà una descrizione generale dei rapporti tra Stato e confessioni religiose in Italia, con particolare attenzione alle fonti (osservando in particolare la distinzione e il valore delle fonti unilaterali e di quelle pattizie - il Concordato, l’Accordo del 1984 e le intese) e ad alcuni principi relativi al diritto ecclesiastico (libertà religiosa, autonomia confessionale, distinzione degli ordini, uguaglianza, principio pattizio, laicità) e alla situazione delle minoranze religiose, specialmente l’Islam.
2. La seconda parte prenderà in considerazione alcuni specifici ambiti nei quali rileva il fattore religioso, osservando, per ciascuno, quale sia la declinazione dei principi del diritto ecclesiastico, quali le modalità di tutela della libertà religiosa, e come si articolano i rapporti tra confessioni religiose e autorità statali (sia a livello centrale, sia regionale e locale).
In particolare, saranno oggetto di approfondimento:
- la libertà religiosa individuale e le sue estrinsecazioni, con una speciale attenzione alle problematiche relative alla diversità religiosa e ai problemi più attuali (diversità religiosa nell’ambito del lavoro e velo islamico; libertà religiosa in carcere);
- i rapporti con le confessioni religiose, in un contesto di pluralismo confessionale: la costruzione di luoghi di culto (inclusa la questione delle moschee); gli enti e i beni ecclesiastici; i ministri di culto; la disciplina del matrimonio religioso con effetti civili; i rapporti finanziari con le confessioni religiose;
- un modulo specifico sarà dedicato al turismo religioso, stante lo sviluppo di norme e iniziative sul tema e la vocazione turistica del territorio dell’Insubria.
Durante il corso si faranno dei riferimenti anche al contesto europeo, attraverso opportune comparazioni con la disciplina in vigore in altri Stati europei, l'analisi delle norme internazionali sulla libertà religiosa, in particolare della CEDU.
Le 20 ore dedicate ai laboratori ed esercitazioni saranno dedicate ad analisi di sentenze (italiane, della Corte europea dei diritti dell'uomo) e simulazioni di casi pratici relativi alle tematiche affrontate nella parte di lezioni frontali (ad esempio: come si applica la disciplina degli enti ecclesiastici e quali sono gli step da seguire per il riconoscimento della personalità giuridica). Inoltre si programmeranno alcune uscite didattiche e approfondimenti ed esercitazioni con la partecipazione di alcuni colleghi ed esperti della materia.
I temi delle lezioni saranno divisi in due parti:
1. la prima parte è volta a spiegare i principi costituzionali, con cenni ai presupposti storici, relativi alla vigente regolamentazione del fenomeno religioso. Si effettuerà una descrizione generale dei rapporti tra Stato e confessioni religiose in Italia, con particolare attenzione alle fonti (osservando in particolare la distinzione e il valore delle fonti unilaterali e di quelle pattizie - il Concordato, l’Accordo del 1984 e le intese) e ad alcuni principi relativi al diritto ecclesiastico (libertà religiosa, autonomia confessionale, distinzione degli ordini, uguaglianza, principio pattizio, laicità) e alla situazione delle minoranze religiose, specialmente l’Islam.
2. La seconda parte prenderà in considerazione alcuni specifici ambiti nei quali rileva il fattore religioso, osservando, per ciascuno, quale sia la declinazione dei principi del diritto ecclesiastico, quali le modalità di tutela della libertà religiosa, e come si articolano i rapporti tra confessioni religiose e autorità statali (sia a livello centrale, sia regionale e locale).
In particolare, saranno oggetto di approfondimento:
- la libertà religiosa individuale e le sue estrinsecazioni, con una speciale attenzione alle problematiche relative alla diversità religiosa e ai problemi più attuali (diversità religiosa nell’ambito del lavoro e velo islamico; libertà religiosa in carcere);
- i rapporti con le confessioni religiose, in un contesto di pluralismo confessionale: la costruzione di luoghi di culto (inclusa la questione delle moschee); gli enti e i beni ecclesiastici; i ministri di culto; la disciplina del matrimonio religioso con effetti civili; i rapporti finanziari con le confessioni religiose;
- un modulo specifico sarà dedicato al turismo religioso, stante lo sviluppo di norme e iniziative sul tema e la vocazione turistica del territorio dell’Insubria.
Durante il corso si faranno dei riferimenti anche al contesto europeo, attraverso opportune comparazioni con la disciplina in vigore in altri Stati europei, l'analisi delle norme internazionali sulla libertà religiosa, in particolare della CEDU.
Le 20 ore dedicate ai laboratori ed esercitazioni saranno dedicate ad analisi di sentenze (italiane, della Corte europea dei diritti dell'uomo) e simulazioni di casi pratici relativi alle tematiche affrontate nella parte di lezioni frontali (ad esempio: come si applica la disciplina degli enti ecclesiastici e quali sono gli step da seguire per il riconoscimento della personalità giuridica). Inoltre si programmeranno alcune uscite didattiche e approfondimenti ed esercitazioni con la partecipazione di alcuni colleghi ed esperti della materia.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Il docente riceve su appuntamento, da concordare tramite e-mail, in presenza prima e dopo le lezioni oppure attraverso la piattaforma Microsoft Teams.
Si consiglia la frequenza anche del corso di diritto canonico e comparato delle religioni. Nel caso di frequenza di entrambi i corsi, verrà concordato coi docenti delle due materie un programma ad hoc.
Si consiglia la frequenza anche del corso di diritto canonico e comparato delle religioni. Nel caso di frequenza di entrambi i corsi, verrà concordato coi docenti delle due materie un programma ad hoc.
Corsi
Corsi
GIURISPRUDENZA VARESE
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 Anni
5 anni
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