Tiro e spinta: come gestire la variabilità inter-operatore nell’ambito della norma tecnica ISO 11228-2
Abstract
Data di Pubblicazione:
2017
Abstract:
Introduzione
Il metodo di valutazione del Tiro e Spinta proposto
da Snook&Ciriello è stato il più usato per più di 30 anni.
La norma ISO11228-2, citata anche dal D.Lgs. 81/2008,
ha integrato il metodo con specifiche molto utili nella
pratica. Tuttavia, nelle valutazioni sul campo i lavoratori
applicano spesso forze eccessive, per ragioni organizzative,
tecniche o di contenzioso.
Obiettivi
Obiettivo è la misura puntuale e verificabile della variabilità
inter-operatore, nel tiro e spinta su percorsi complessi,
integrando la norma ISO 11228-2 con indicatori di
processo realmente utilizzabili.
Metodi
Lo studio ha previsto l’organizzazione di 378 sessioni di
tiro e spinta. È stato quindi progettato e costruito un acquisitore
analogico digitale portatile miniaturizzato alimentato
a batteria, basato su tecnologia Arduino®, in grado di registrare
dati a 200Hz e dotato di display programmabile, SDcard
e USB. Le forze applicate sono state misurate con un
dinamometro con 120 Kg di fondo scala e asservito all’acquisitore.
È stato sviluppato un software per grafici e calcoli.
Sono stati movimentati di 2 tipi di letti ospedalieri, caricati
con simulatori di pazienti del peso di 70, 90 and 110
Kg, su distanze fino ad un massimo di 300 metri. Hanno
partecipato allo studio 3 operatori-tecnici/portantini (O) e 2
sperimentatori esterni (T). I portantini sono stati addestramenti.
Per studiare il rispetto del limite di velocità fissato a
circa 1 metro/secondo, per ogni addetto alla spinta, sono
stati effettati test multipli su un percorso standard di 20 m.
Il medesimo percorso ha permesso l’estrazione della soglia
individuale da utilizzare per la forza iniziale e le forze di
mantenimento. La forza iniziale è stata definita come il valore
posto sopra la soglia e la relativa curva di isteresi. Sono
state calcolate inoltre le coerenze tra i valori, a partire dai
valori minimi sopra soglia e ne sono state registrate le occorrenze.
Al fine di confrontare il teorico rispetto di 1 m/sec
con le velocità reali tenute dagli operatori nell’attività quotidiana,
sono stati analizzati le missioni di trasporto di 2
mesi. Sono stati quindi stimati i ritardi che sarebbero accumulati
rispettando 1 m/sec e il numero di volte in cui sarebbe
stato necessario rinforzare il servizio.
Risultati
Le forze iniziali applicate dagli operatori (O) rispetto ai
tecnici (T) sono risultate più elevate del 43% (32%-112%)
e le forze di mantenimento del 37%(23%-101%) entrambe
statisticamente significative. L’analisi dei ritardi medi accumulati
teorici indicano un risparmio di tempo medio limitato
al 25% (12%-56%). Tale dato è contenuto dai tempi
incomprimibili, quali le attese degli ascensori, apertura
delle porte ecc…
Conclusioni
Le aziende sanitarie spesso sviluppano percorsi molto
tortuosi, sui quali viene consentito il trasporto dei pazienti
con letto ospedaliero. La norma ISO11228-2 permette di
affrontare valutazioni del rischio complesse, soprattutto
quando il tiro e la spinta avviene su distanze molto lunghe.
Le forze iniziali dovrebbero essere calcolate a partire dalla
misura della soglia individuale su un percorso standard di
20 m, in modo da consentire confronti verificabili interoperatore.
I ritardi medi teorici accumulati sono un buon
indicatore di processo, ma anche del sovraccarico che
porta ad aumenti di velocità scarsamente efficaci.
Bibliografia
1. ISO 11228-2:2007. Ergonomics - Manual handling - Part 2: Pushing
and pulling.
Tipologia CRIS:
Abstract (in Rivista)
Keywords:
tiro e spinta; ISO-11228-2; variabilità intraoperatore
Elenco autori:
De Vito, G; Marinelli, M; Valsecchi, E; Meroni, R; Vitale, A; Turato, M; Latocca, R; Riva, Ma
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