Ezio VACCARI è professore ordinario di Storia delle Scienze e delle Tecniche (Settore Scientifico Disciplinare M-STO/05).

E’ Presidente dell'International Commission on the History of Geological Sciences (INHIGEO) affiliata all'International Union of Geological Sciences (IUGS) e all'International Union of History and Philosophy of Science and Technology (IUHPST) per il quadriennio 2020-2024.

Nell’ottobre 2020 ha ricevuto il premio “2020 Mary C. Rabbitt History and Philosophy of Geology Award” conferito dalla History and Philosophy of Geology Division della Geological Society of America.

Dal 2012 è direttore del "Centro di ricerca sulla Storia della Montagna, della Cultura Materiale e delle Scienze della Terra" presso il Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate.

E' stato eletto componente del Senato Accademico dell'Università degli Studi dell'Insubria per il quadriennio 2021-2024.

E' stato Presidente della Società Italiana di Storia della Scienza per il triennio 2018-2020.

Dal febbraio 2013 al marzo 2019 ha coordinato il Presidio della Qualità di Ateneo. Da giugno 2003 a novembre 2004 ha coordinato il progetto CampusOne all'Università dell'Insubria e dal 2005 al 2018 è stato Delegato del Rettore la Didattica e per la Formazione. Ha fatto parte del Comitato Scientifico di MDQNext, il Coordinamento organizzativo nazionale dei Manager Didattici per la Qualità, dal 2016 al 2019.

E' stato Direttore del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate per il triennio 2013-15.

Dal novembre 2014 fa parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Visconti di San Vito di Somma Lombardo (Varese).

All'Università degli Studi dell'Insubria fa parte dei consigli scientifici del Centro speciale "Centro Internazionale Insubrico Cattaneo - Preti per la filosofia, l'epistemologia, le scienze cognitive, la storia della scienza e delle tecniche", del Centro di ricerca "Mass Media e Società: storia e critica dell'opinione pubblica" (Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate) e del Centro di ricerca interdipartimentale "International Study Centre for Smart Organization Management and Smart Territory Valorization (SMARTER)".

Dal 2011 al 2017 ha fatto parte del consiglio scientifico del Centro speciale dell'Università dell'Insubria "International Research Center of Local Histories and Cultural Diversities" e del consiglio direttivo dell'Istituto di Studi Superiori dell'Insubria "Gerolamo Cardano".

Insegna “Storie di Scienze e Tecnologie del Presente” e “Storie della Storiografia” (corso di laurea in Storia e Storie del Mondo Contemporaneo) e "Storia e risorse della montagna" (corso di laurea in Scienze dell'Ambiente e della Natura). Ha insegnato anche “Storia della Scienza e delle Tecniche”, "Comunicazione Scientifica", e "Museologia scientifica" (corso di laurea in Scienze della Comunicazione) e "Società, media e scienze moderne" (corso di laurea magistrale in Scienze e Tecniche della Comunicazione). Inoltre, dal 2001 ha tenuto corsi, seminari e lezioni presso le Università di Genova, Milano, Bari, Napoli Federico II e all’Università degli Studi di Scienze Gastromiche (Pollenzo).

Nel 2009 e nel 2013 è stato visiting professor (professeur invité) all'Université Michel de Montaigne, Bordeaux III (Francia), mentre nel 2016 è stato Visiting Research Professor, selezionato dal programma IdEx - Initiative d’Excellence de l’Université de Bordeaux, presso il Laboratoire SPH (Science, Philosophie, Humanités) delle università di Bordeaux e di Bordeaux Montaigne (Francia).

Dal 1989 ad oggi ha partecipato ad oltre 150 convegni nazionali e internazionali - presentando relazioni in lingua inglese, francese ed italiana - in Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Irlanda, Spagna, Portogallo, Belgio, Ungheria, Grecia, Armenia, Marocco, Stati Uniti, Brasile, Messico, Canada, Australia, Giappone e Cina.

E' stato membro del Programme Committee dell'International Symposium “Abraham Gottlob Werner (1749-1817) and his times”, organizzato dall'Accademia Mineraria (Bergakademie) di Freiberg (Germania) e dall'International Commission on the History of Geological Sciences (INHIGEO) in Freiberg nel 1999. Nel 2004 ha organizzato con Nicoletta Morello (Università di Genova), l'INHIGEO Fieldtrip “Italian Institutions and Geological Sites in the History of the Geosciences”, in seguito al 32nd International Geological Congress a Firenze. Ha anche fatto parte dei comitati scientifici internazionali dell'International Erbe Symposia on cultural heritage in geosciences, archaeology, mining and metallurgy, in Québec (Canada, 2007) e Freiberg (Germania, 2009). Inoltre è stato membro del Scientific Program Committee del 9th Congress of mining and metallurgical history in the European SW (Madrid, Spagna, 2016) e dei comitati scientifici dei convegni INHIGEO in Polonia (2021) e Francia 2022.

Nel settembre 2019 ha presieduto il comitato organizzatore e scientifico del 44° INHIGEO Symposium (tenutosi a Varese e a Como), mentre l’anno seguente ha co-diretto il Comitato Scientifico del 9° Congresso della European Society for the History of Science (ESHS) tenutosi on-line a Bologna nel settembre 2020. Ha inoltre presieduto il comitato scientifico e organizzatore del Secondo convegno nazionale della Società Italiana di Storia della Scienza (novembre 2020).

Si occupa di storia di scienze della Terra ed in particolare delle relazioni tra geologia e tecniche minerarie in età moderna e contemporanea, dello sviluppo storico delle forme di comunicazione scientifico-tecnica e di storia della cultura materiale in territorio montano.

Laureato in Lettere all'Università di Firenze, ha conseguito il dottorato di ricerca in storia della scienza presso l'Università di Bari.

Tra il 1990 e il 1998 ha lavorato spesso all'estero, con borse di studio e contratti di ricerca in Germania (Università di Rostock e Bergakademie Freiberg), Irlanda (Trinity College, Dublino), Austria (Geologische Bundesanstalt, Vienna) e Francia (Cité des Sciences et de l'Industrie, Parigi).

Da agosto 1996 a luglio 1997 è stato 'Resident Fellow' al Dibner Institute for the History of Science and Technology (MIT, Boston).

Dal febbraio 1998 all'ottobre 2001 ha lavorato presso il Centro di Studio sulla Storia della Tecnica del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Genova, con la qualifica di Ricercatore III livello. Nel novembre 2001 ha preso servizio all'Università degli Studi dell'Insubria come professore associato del settore disciplinare M-STO/05 - Storia della Scienza e delle Tecniche. Dall'ottobre 2006 è professore ordinario nel medesimo settore disciplinare.

Dal 1992 è membro dell' International Commission on the History of Geological Sciences (INHIGEO) e del Comité français d'Histoire de la Géologie (COFRHIGEO), mentre tra 1999 e 2002 è stato 'Councilor' e sucessivamente membro del Nominating Committee della History of the Earth Sciences Society.

Nel 2004 è stato nominato socio ordinario dell'Istituto di Studi Superiori dell'Insubria "Gerolamo Cardano" e dal 2004 al 2013 è stato membro effettivo dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona.

Dal 2002 al 2006 ha fatto parte della commissione per il "Museo Etnografico della Montagna" dell'Istituto Nazionale della Montagna (Roma).

Dal 2008 al 2012 ha rappresentato l'Università dell'Insubria nel consiglio di amministrazione della Fondazione Domenico Morino di Castelletto sopra Ticino (Novara), di cui ha presieduto il consiglio scientifico e diretto il 'Centro di documentazione e di ricerca sulla cultura materiale e sulla storia delle tecniche'.

Dal 2001 al 2011 è stato Associate Editor della rivista internazionale Earth Sciences History.

Fa parte dei comitati scientifici delle riviste “Physis. Rivista Internazionale di Storia della Scienza” (Italia), "De Re Metallica" (Spagna), "Il Protagora" (Italia) e "Viaggiatori" (Italia), della collana storica "Passato Prossimo" (Oltre Edizioni) e della collana on-line "Europa e Mediterraneo" edita dall'Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha fatto parte del Comitato di Lettura della rivista "Cahiers François Viète" (Francia) dal 2016 al 2018.

Dirige la Collana di Scienze, Tecnologie e Comunicazione "i-Poliedri" del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell'Università dell'Insubria (Mimesis Edizioni).

Ha pubblicato oltre 100 saggi e articoli in riviste, volumi ed atti di convegni italiani ed internazionali sulla storia delle scienze geologiche tra Settecento ed Ottocento, con particolare attenzione all'Italia. E' autore delle monografie "Giovanni Arduino (1714-1795). Il contributo di uno scienziato veneto al dibattito settecentesco sulle scienze della Terra" (Firenze, Olschki, 1993) e "L'ordine delle montagne. La nascita della geologia storica nel Settecento italiano" (Genova, Brigati, 2003), dell'edizione critica del "Viaggio alle Due Sicilie ed in alcune parti dell'Appennino" per l'Edizione Nazionale delle Opere di Lazzaro Spallanzani (2 volumi, Modena, Mucchi, 2006-07) e della pubblicazione di fonti inedite "Lettere di Giovanni Arduino (1714-1795), geologo" (Conselve, Edizioni Think ADV, 2008). Ha curato inoltre gli Atti del seminario "Le scienze della Terra nel Veneto dell'Ottocento" (Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 1998).

Attività di Ricerca:

- storia delle scienze naturali e delle tecniche in età moderna e contemporanea, con particolare attenzione al rapporto tra le scienze della Terra e le tecniche minerarie nonché allo sviluppo storico delle forme di comunicazione scientifico-tecnica.


Argomenti specifici:

- storia della ricerca geologico-naturalistica legata allo studio ed allo sfruttamento del territorio in area alpina e prealpina.

- analisi del ruolo delle istituzioni (università, musei, accademie, società scientifiche, organi statali, ecc.) nello sviluppo delle scienze naturali e geologiche in Italia tra Settecento e Ottocento

- sviluppi settecenteschi della litostratigrafia in Italia ed in Europa attraverso lo studio delle 'classificazioni' delle montagne e delle prime ricostruzioni della storia della Terra basate su ricerche sul campo

- modalità di diffusione delle teorie geo-mineralogiche e delle tecniche minerarie tra Settecento e Novecento, con particolare attenzione al ruolo educativo scientifico-tecnico delle accademie e delle scuole minerarie, all'importanza della stampa periodica e di altre forme di comunicazione scientifica (carteggi, cartografia, scambi di materiale per collezioni, ecc.), nonché alla pratica del viaggio mineralogico e delle relative 'istruzioni' specifiche.

- storia dei rapporti italo-austriaci nel campo delle scienze della Terra dell'Ottocento, in particolare la realizzazione delle prime carte geologiche dettagliate dei territori italiani del Regno Lombardo-Veneto da parte dei geologi del Geologische Reichsanstalt di Vienna. [in collaborazione con il Geologische Bundesanstalt (Servizio geologico) austriaco].

- ricostruzione storica del contributo fornito dalla cultura dei tecnici e dei pratici - operanti soprattutto in ambito minerario - allo sviluppo della scienza geologica tra Settecento ed Ottocento e, contestualmente, studio della ricaduta delle conoscenze e delle teorie elaborate dalla geologia coeva (italiana ed europea) sugli aspetti applicativi delle scienze della Terra. [in collaborazione con l'ex Centro di Studio sulla Storia della Tecnica di Genova, ora sezione dell'Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea del CNR]


Temi di ricerca in ambito locale:

- ricostruzione storica delle indagini naturalistiche sul territorio prealpino in età moderna: viaggi, cartografia, indagini statistiche, sfruttamento del territorio.

- ricognizione sulla presenza di collezioni e archivi di valore storico-scientifico e storico-tecnico, in funzione di una loro analisi e valorizzazione non solo in ambito locale.

- storia della cultura materiale e delle tecniche nel territorio prealpino, lacustre e fluviale.