Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Dipartimento:
Sede:
Varese - Università degli Studi dell'Insubria
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di Laurea intende formare laureati in possesso di un'adeguata padronanza dei contenuti delle discipline biomolecolari, chimiche e dei sistemi biologici applicati acquisite anche attraverso il metodo scientifico sperimentale, affinché possano operare nello sviluppo e nella produzione di beni e servizi nei settori delle biotecnologie industriali e della salute. Queste competenze qualificano il laureato a svolgere ruoli di responsabilità nella ricerca, nello sviluppo, nel controllo e nella gestione di progetti, prodotti e processi orientati nei principali settori di applicazione delle biotecnologie (industria farmaceutica e nutraceutica, diagnostica, chimica fine e chimica verde, comparto agro-alimentare e zootecnico, bioraffinerie e biorisanamento).
Il percorso formativo è organizzato in due curriculum e prevede quattro aree disciplinari principali:
- discipline biotecnologico-molecolari che forniscono i) conoscenze avanzate a livello molecolare e cellulare dei sistemi biologici e delle loro applicazioni biotecnologiche; ii) conoscenze genomiche, proteomiche e bioinformatiche per l'analisi computazionale dei dati biologici e la progettazione di nuove biomolecole;
- discipline chimiche ed ingegneristiche che forniscono conoscenze i) sulla chimica e le discipline biotecnologiche relative ai processi per la produzione, trasformazione e caratterizzazione di bio-beni (biofarmaci, nutraceutici, chimica verde, biomateriali, biocarburanti); ii) conoscenze di base relative agli impianti biotecnologici industriali e alla normativa e criteri di sicurezza a loro associati;
- discipline biologiche e biomediche che vertono sullo studio degli organismi (microorganismi, animali e vegetali) come risorse per lo sviluppo e produzione di bio-beni e servizi (compresi studi preclinici in modelli animali, processi di biorisanamento e riconversione delle biomasse);
- discipline professionalizzanti e di comunicazione per l'acquisizione di competenze trasversali quali elementi di bioeconomia ed economia circolare, legislazione delle biotecnologie, trasferimento tecnologico e proprietà intellettuale, comunicazione scientifica e il reperimento, la gestione e l'analisi di informazioni.
I due curriculum si focalizzano i) sulla progettazione, caratterizzazione e produzione di bio-beni per la salute umana (farmaci, biofarmaci, nutraceutici, enzimi terapeutici, sistemi diagnostici, terapie biotecnologiche innovative e modelli animali e patologici) ('biotecnologie rosse') e ii) sull'utilizzo di biocatalizzatori e sistemi biologici per la produzione di chemicals ad alto valore aggiunto attraverso la chimica verde, la conversione e valorizzazione di biomasse in un'ottica di economia circolare, il biorisanamento ambientale e le filiere agro-alimentari ('biotecnologie bianche'). È previsto un nucleo centrale comune di insegnamenti obbligatori fondamentali per la formazione del biotecnologo industriale. Ciascun curriculum prevede quindi una serie di insegnamenti specifici (obbligatori e a scelta) che consentono allo studente di orientare la propria formazione biotecnologica magistrale più specificatamente verso le 'biotecnologie rosse' o le 'biotecnologie bianche'. Gli insegnamenti a scelta (nell'ambito delle discipline affini integrative) consentono allo studente di caratterizzare ulteriormente il proprio percorso di studi, offrendo un'adeguata flessibilità culturale multidisciplinare necessaria per formare figure professionali altamente qualificate nei settori più innovativi delle biotecnologie industriali.
La presenza di numerose attività pratiche (laboratori ed esercitazioni) favorisce l'acquisizione della familiarità con il metodo scientifico sperimentale sui sistemi biologici, chimici, molecolari e cellulari e di competenze trasversali quali la capacità di lavorare in gruppo, di gestione di una attività, di problem solving e di relazionare il proprio operato. Le attività formative sono integrate da viaggi studio, seminari e incontri con esponenti nazionali ed internazionali del mondo accademico, produttivo e di organizzazioni del settore per una migliore conoscenza delle realtà professionali.
L'erogazione degli insegnamenti in lingua inglese e l'erogazione di un insegnamento avanzato di inglese scientifico rappresentano strumenti utili per comunicare nella lingua di riferimento del settore delle biotecnologie, necessaria per accedere alle informazioni, per le collaborazioni e gli scambi scientifici internazionali.
Il percorso formativo è completato da un tirocinio sperimentale, svolto presso laboratori universitari, aziende o enti in Italia e all'estero, che consente allo studente di acquisire autonomia nell'esecuzione, gestione e analisi critica dei risultati di un progetto di ricerca applicato, sviluppando le proprie competenze tecnico-scientifiche e le capacità relazionali. I laureati avranno accesso a realtà operanti i) nello sviluppo, produzione, regolamentazione, commercializzazione e divulgazione in relazione a biofarmaci e nutraceutici, biosensori, sistemi diagnostici, terapie avanzate basate su biocomponenti, bio(nano)materiali, ii) nella gestione di impianti biotecnologici, bioraffinerie e filiere agro-alimentari per la biotrasformazione, il biorisanamento e la valorizzazione di biomasse. Inoltre, la preparazione conseguita consente la prosecuzione del percorso formativo tramite Dottorato di Ricerca, Master di II livello e Scuole di Specializzazione.
Il percorso formativo è organizzato in due curriculum e prevede quattro aree disciplinari principali:
- discipline biotecnologico-molecolari che forniscono i) conoscenze avanzate a livello molecolare e cellulare dei sistemi biologici e delle loro applicazioni biotecnologiche; ii) conoscenze genomiche, proteomiche e bioinformatiche per l'analisi computazionale dei dati biologici e la progettazione di nuove biomolecole;
- discipline chimiche ed ingegneristiche che forniscono conoscenze i) sulla chimica e le discipline biotecnologiche relative ai processi per la produzione, trasformazione e caratterizzazione di bio-beni (biofarmaci, nutraceutici, chimica verde, biomateriali, biocarburanti); ii) conoscenze di base relative agli impianti biotecnologici industriali e alla normativa e criteri di sicurezza a loro associati;
- discipline biologiche e biomediche che vertono sullo studio degli organismi (microorganismi, animali e vegetali) come risorse per lo sviluppo e produzione di bio-beni e servizi (compresi studi preclinici in modelli animali, processi di biorisanamento e riconversione delle biomasse);
- discipline professionalizzanti e di comunicazione per l'acquisizione di competenze trasversali quali elementi di bioeconomia ed economia circolare, legislazione delle biotecnologie, trasferimento tecnologico e proprietà intellettuale, comunicazione scientifica e il reperimento, la gestione e l'analisi di informazioni.
I due curriculum si focalizzano i) sulla progettazione, caratterizzazione e produzione di bio-beni per la salute umana (farmaci, biofarmaci, nutraceutici, enzimi terapeutici, sistemi diagnostici, terapie biotecnologiche innovative e modelli animali e patologici) ('biotecnologie rosse') e ii) sull'utilizzo di biocatalizzatori e sistemi biologici per la produzione di chemicals ad alto valore aggiunto attraverso la chimica verde, la conversione e valorizzazione di biomasse in un'ottica di economia circolare, il biorisanamento ambientale e le filiere agro-alimentari ('biotecnologie bianche'). È previsto un nucleo centrale comune di insegnamenti obbligatori fondamentali per la formazione del biotecnologo industriale. Ciascun curriculum prevede quindi una serie di insegnamenti specifici (obbligatori e a scelta) che consentono allo studente di orientare la propria formazione biotecnologica magistrale più specificatamente verso le 'biotecnologie rosse' o le 'biotecnologie bianche'. Gli insegnamenti a scelta (nell'ambito delle discipline affini integrative) consentono allo studente di caratterizzare ulteriormente il proprio percorso di studi, offrendo un'adeguata flessibilità culturale multidisciplinare necessaria per formare figure professionali altamente qualificate nei settori più innovativi delle biotecnologie industriali.
La presenza di numerose attività pratiche (laboratori ed esercitazioni) favorisce l'acquisizione della familiarità con il metodo scientifico sperimentale sui sistemi biologici, chimici, molecolari e cellulari e di competenze trasversali quali la capacità di lavorare in gruppo, di gestione di una attività, di problem solving e di relazionare il proprio operato. Le attività formative sono integrate da viaggi studio, seminari e incontri con esponenti nazionali ed internazionali del mondo accademico, produttivo e di organizzazioni del settore per una migliore conoscenza delle realtà professionali.
L'erogazione degli insegnamenti in lingua inglese e l'erogazione di un insegnamento avanzato di inglese scientifico rappresentano strumenti utili per comunicare nella lingua di riferimento del settore delle biotecnologie, necessaria per accedere alle informazioni, per le collaborazioni e gli scambi scientifici internazionali.
Il percorso formativo è completato da un tirocinio sperimentale, svolto presso laboratori universitari, aziende o enti in Italia e all'estero, che consente allo studente di acquisire autonomia nell'esecuzione, gestione e analisi critica dei risultati di un progetto di ricerca applicato, sviluppando le proprie competenze tecnico-scientifiche e le capacità relazionali. I laureati avranno accesso a realtà operanti i) nello sviluppo, produzione, regolamentazione, commercializzazione e divulgazione in relazione a biofarmaci e nutraceutici, biosensori, sistemi diagnostici, terapie avanzate basate su biocomponenti, bio(nano)materiali, ii) nella gestione di impianti biotecnologici, bioraffinerie e filiere agro-alimentari per la biotrasformazione, il biorisanamento e la valorizzazione di biomasse. Inoltre, la preparazione conseguita consente la prosecuzione del percorso formativo tramite Dottorato di Ricerca, Master di II livello e Scuole di Specializzazione.
Conoscenze e capacità di comprensione
Il laureato in Biotechnology for the Bio-based and Health Industry (BBHI) acquisisce conoscenze avanzate sul rapporto struttura-funzione delle biomolecole di interesse biotecnologico (enzimi, farmaci, nutraceutici) e sulle metodologie adatte allo studio e all'ottimizzazione delle loro caratteristiche in funzione della loro applicazione in campo biotecnologico. Conosce gli aspetti più recenti della genomica e della progettazione di biofarmaci e biocatalizzatori.
Acquisisce competenze sull'applicazione di risorse biologiche (microorganismi, cellule, piante, animali), anche mediante l'utilizzo di piattaforme tecnologiche, sia come sistemi modello che come strumenti atti alla produzione di bio-beni o servizi. Apprende le competenze necessarie per la progettazione e gestione di processi industriali biotecnologici di biotrasformazione (con particolare attenzione alle bioraffinerie) e di biorisanamento. Acquisisce competenze trasversali e professionalizzanti di natura economica, legislativa, gestionale, di comunicazione, di reperimento e analisi delle informazioni e linguistiche.
Le conoscenze e le capacità di comprensione sopra elencate sono conseguite mediante lezioni frontali, attività di laboratorio, esercitazioni computazionali, seminari, giornate scientifiche, incontri con esperti del settore, viaggi studio, tirocini presso laboratori universitari o enti esterni e periodi di studio all'estero. Viene inoltre fornito materiale didattico e articoli scientifici attraverso la piattaforma e-learning.
La verifica dell'acquisizione di tali capacità ha luogo in itinere mediante gli esami di profitto in forma scritta e/o orale (anche in forma di relazioni o presentazioni su contenuti specifici, sull'attività di laboratorio, di analisi dati e di ricerca bibliografica).
Acquisisce competenze sull'applicazione di risorse biologiche (microorganismi, cellule, piante, animali), anche mediante l'utilizzo di piattaforme tecnologiche, sia come sistemi modello che come strumenti atti alla produzione di bio-beni o servizi. Apprende le competenze necessarie per la progettazione e gestione di processi industriali biotecnologici di biotrasformazione (con particolare attenzione alle bioraffinerie) e di biorisanamento. Acquisisce competenze trasversali e professionalizzanti di natura economica, legislativa, gestionale, di comunicazione, di reperimento e analisi delle informazioni e linguistiche.
Le conoscenze e le capacità di comprensione sopra elencate sono conseguite mediante lezioni frontali, attività di laboratorio, esercitazioni computazionali, seminari, giornate scientifiche, incontri con esperti del settore, viaggi studio, tirocini presso laboratori universitari o enti esterni e periodi di studio all'estero. Viene inoltre fornito materiale didattico e articoli scientifici attraverso la piattaforma e-learning.
La verifica dell'acquisizione di tali capacità ha luogo in itinere mediante gli esami di profitto in forma scritta e/o orale (anche in forma di relazioni o presentazioni su contenuti specifici, sull'attività di laboratorio, di analisi dati e di ricerca bibliografica).
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Le conoscenze acquisite consentiranno al laureato in BBHI di:
- applicare il metodo sperimentale per progettare e produrre, mediante processi e tecnologie innovative, molecole/sistemi di interesse biotecnologico e investigarne l'attività a livello molecolare;
- utilizzare piattaforme tecnologiche avanzate di manipolazione genica, proteica, cellulare e di organismi per scopi applicativi;
- concepire processi di bioconversione basati su enzimi, microorganismi, sistemi cellulari o sistemi biologici complessi (piante, animali) per la produzione di beni o servizi biotecnologici (farmaci biotecnologici, biocombustibili, nutraceutici, processi di biorisanamento);
- utilizzare cellule umane come modelli di studio e come sistemi terapeutici avanzati;
- gestire progetti di ricerca multidisciplinari, in particolare riferiti all'economia circolare, e partecipare alla valorizzazione dei prodotti della ricerca biotecnologica;
- applicare metodi informatici e statistici per l'acquisizione, l'organizzazione e l'analisi di dati sperimentali e/o reperiti da banche dati;
- reperire, organizzare e interpretare criticamente informazioni bibliografiche;
- interpretare e interfacciarsi con colleghi di altre aree su aspetti gestionali, normativi e finanziari di processi biotecnologici;
- produrre relazioni, presentazioni e interagire con colleghi in lingua inglese con un lessico specialistico corretto.
Lo svolgimento di attività di laboratorio (o esercitazioni) prevista in molti degli insegnamenti e l'attività di tirocinio sperimentale finale hanno lo scopo di completare l'apprendimento teorico con la capacità di saper applicare le nozioni acquisite (un aspetto fondamentale per la preparazione di un laureato magistrale in biotecnologie industriali).
La valutazione della capacità di applicare la conoscenza acquisita e della capacità di comprensione sarà effettuata attraverso: prove scritte o orali e presentazione di relazioni o seminari sull'attività sperimentale nelle quali lo studente dovrà dimostrare di possedere anche una capacità di analisi critica. La prova finale, in cui lo studente deve produrre e presentare pubblicamente un elaborato originale collegato alla propria esperienza pratica di tirocinio, costituisce un ulteriore importante strumento di verifica per valutare le capacità (anche quelle critiche) e l'autonomia acquisite.
- applicare il metodo sperimentale per progettare e produrre, mediante processi e tecnologie innovative, molecole/sistemi di interesse biotecnologico e investigarne l'attività a livello molecolare;
- utilizzare piattaforme tecnologiche avanzate di manipolazione genica, proteica, cellulare e di organismi per scopi applicativi;
- concepire processi di bioconversione basati su enzimi, microorganismi, sistemi cellulari o sistemi biologici complessi (piante, animali) per la produzione di beni o servizi biotecnologici (farmaci biotecnologici, biocombustibili, nutraceutici, processi di biorisanamento);
- utilizzare cellule umane come modelli di studio e come sistemi terapeutici avanzati;
- gestire progetti di ricerca multidisciplinari, in particolare riferiti all'economia circolare, e partecipare alla valorizzazione dei prodotti della ricerca biotecnologica;
- applicare metodi informatici e statistici per l'acquisizione, l'organizzazione e l'analisi di dati sperimentali e/o reperiti da banche dati;
- reperire, organizzare e interpretare criticamente informazioni bibliografiche;
- interpretare e interfacciarsi con colleghi di altre aree su aspetti gestionali, normativi e finanziari di processi biotecnologici;
- produrre relazioni, presentazioni e interagire con colleghi in lingua inglese con un lessico specialistico corretto.
Lo svolgimento di attività di laboratorio (o esercitazioni) prevista in molti degli insegnamenti e l'attività di tirocinio sperimentale finale hanno lo scopo di completare l'apprendimento teorico con la capacità di saper applicare le nozioni acquisite (un aspetto fondamentale per la preparazione di un laureato magistrale in biotecnologie industriali).
La valutazione della capacità di applicare la conoscenza acquisita e della capacità di comprensione sarà effettuata attraverso: prove scritte o orali e presentazione di relazioni o seminari sull'attività sperimentale nelle quali lo studente dovrà dimostrare di possedere anche una capacità di analisi critica. La prova finale, in cui lo studente deve produrre e presentare pubblicamente un elaborato originale collegato alla propria esperienza pratica di tirocinio, costituisce un ulteriore importante strumento di verifica per valutare le capacità (anche quelle critiche) e l'autonomia acquisite.
Autonomia di giudizi
La modalità di erogazione degli insegnamenti (appartenenti a tutte le Aree Disciplinari, vedi quadro A4.b.2) favorisce l'acquisizione di un approccio flessibile, aperto e critico agli aspetti teorici e applicativi più attuali delle biotecnologie. Gli insegnamenti stimolano la capacità di operare ricerche bibliografiche in autonomia e di discutere criticamente (anche attraverso la preparazione di presentazioni) le informazioni acquisite, evidenziando i vantaggi e i limiti delle diverse soluzioni proposte. Le discussioni critiche stimolano la capacità di integrare le conoscenze apprese in diversi ambiti e di applicarle a situazioni e problematiche nuove e multidisciplinari connesse al settore delle biotecnologie e di formulare giudizi autonomi, in relazione all'ideazione, alla conduzione e agli esiti di progetti di ricerca/produzione di bio-beni (anche in relazione al rapporto costo-beneficio, impatto socio-economico e implicazioni etiche). A ciò contribuisce anche lo studio di casi particolari proposti direttamente dai docenti e il confronto con esperti del settore nel corso di incontri e visite presso centri di ricerca, impianti o aziende biotecnologiche (viaggi studio) organizzati dal CdS.
La capacità di gestire la propria attività sperimentale, di comprendere, valutare e scegliere autonomamente i protocolli, le procedure e le tecniche più appropriate per ottenere i risultati desiderati e la capacità di valutazione e interpretazione critica dei dati sperimentali viene sviluppata durante le numerose attività di laboratorio e di esercitazione proposte all'interno di alcuni insegnamenti a completamento delle lezioni e, soprattutto, durante lo svolgimento del progetto di tesi sperimentale (progettazione e svolgimento dell'attività sperimentale, analisi dei risultati e stesura della relazione finale). L'approfondimento della (bio)statistica rappresenta uno strumento utile per permettere allo studente di valutare criticamente i dati scientifici.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene eseguita in itinere (gli esami di profitto di alcuni insegnamenti si basano sulla valutazione di relazioni scritte anche relative alle esperienze di laboratorio eseguite e sulla capacità di avanzare proposte per risolvere problemi specifici) e alla fine del percorso formativo, mediante la discussione critica dell'attività sperimentale svolta durante il tirocinio e della relativa tesi di laurea.
La capacità di gestire la propria attività sperimentale, di comprendere, valutare e scegliere autonomamente i protocolli, le procedure e le tecniche più appropriate per ottenere i risultati desiderati e la capacità di valutazione e interpretazione critica dei dati sperimentali viene sviluppata durante le numerose attività di laboratorio e di esercitazione proposte all'interno di alcuni insegnamenti a completamento delle lezioni e, soprattutto, durante lo svolgimento del progetto di tesi sperimentale (progettazione e svolgimento dell'attività sperimentale, analisi dei risultati e stesura della relazione finale). L'approfondimento della (bio)statistica rappresenta uno strumento utile per permettere allo studente di valutare criticamente i dati scientifici.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene eseguita in itinere (gli esami di profitto di alcuni insegnamenti si basano sulla valutazione di relazioni scritte anche relative alle esperienze di laboratorio eseguite e sulla capacità di avanzare proposte per risolvere problemi specifici) e alla fine del percorso formativo, mediante la discussione critica dell'attività sperimentale svolta durante il tirocinio e della relativa tesi di laurea.
Abilità comunicative
I laureati magistrali acquisiscono la capacità di comunicare con un linguaggio adeguato informazioni, proposte, problemi e soluzioni relative ai diversi ambiti multidisciplinari delle biotecnologie 'rosse' e 'bianche' tramite presentazioni di relazioni o articoli scientifici sia di carattere generale su temi trattati durante gli insegnamenti che relative a specifici aspetti/problemi applicativi in campo biotecnologico. Durante lo svolgimento delle attività pratiche, gli studenti sono stimolati ad analizzare i problemi sperimentali e i risultati ottenuti con i loro colleghi e con i docenti. I viaggi studio e gli incontri con esperti di settore permettono agli studenti di confrontarsi con un linguaggio e una terminologia propria di settori diversificati. Durante gli insegnamenti indirizzati allo sviluppo delle competenze trasversali e il tirocinio sperimentale, che può essere svolto internamente all'Ateneo o presso enti pubblici e privati o aziende convenzionate in Italia e all'estero, gli studenti hanno la possibilità di interagire con professionisti provenienti da aree diverse e attraverso queste esperienze possono interfacciarsi con profili professionali con formazione e lessico differenti da quelli prettamente accademici.
L'erogazione degli insegnamenti in lingua inglese e l'insegnamento di inglese scientifico forniscono uno strumento essenziale per permettere ai laureati di comunicare in forma scritta e orale a livello internazionale e ne favoriscono lo studio su testi di rilevanza internazionale e la partecipazione a congressi e manifestazioni di settore.
La verifica dell'acquisizione delle abilità comunicative viene fatta in itinere, sia durante l'erogazione degli insegnamenti che degli esami di profitto, mediante la valutazione di relazioni orali e scritte (anche relative all'attività pratica svolta durante gli insegnamenti). La verifica finale delle abilità comunicative avviene durante l'esame finale di laurea nel quale la commissione valuta la capacità dello studente di comunicare e discutere i risultati ottenuti. La tesi viene visionata da un controrelatore designato dal CdS che esegue un esame puntuale dei contenuti e del linguaggio dell'elaborato e stimola la discussione durante la seduta di laurea.
L'erogazione degli insegnamenti in lingua inglese e l'insegnamento di inglese scientifico forniscono uno strumento essenziale per permettere ai laureati di comunicare in forma scritta e orale a livello internazionale e ne favoriscono lo studio su testi di rilevanza internazionale e la partecipazione a congressi e manifestazioni di settore.
La verifica dell'acquisizione delle abilità comunicative viene fatta in itinere, sia durante l'erogazione degli insegnamenti che degli esami di profitto, mediante la valutazione di relazioni orali e scritte (anche relative all'attività pratica svolta durante gli insegnamenti). La verifica finale delle abilità comunicative avviene durante l'esame finale di laurea nel quale la commissione valuta la capacità dello studente di comunicare e discutere i risultati ottenuti. La tesi viene visionata da un controrelatore designato dal CdS che esegue un esame puntuale dei contenuti e del linguaggio dell'elaborato e stimola la discussione durante la seduta di laurea.
Capacità di apprendimento
La propensione allo studio e all'aggiornamento scientifico e professionale viene raggiunta proponendo modalità di formazione e di studio diversificate (esercitazioni, laboratori, seminari, ricerche bibliografiche e di informazioni da banche dati) in modo che gli studenti siano stimolati ad acquisire un metodo di studio e di elaborazione delle informazioni indipendente e personalizzato. Inoltre, durante lo svolgimento del tirocinio pratico e la stesura della tesi di laurea, gli studenti sono spronati a ricercare ed elaborare autonomamente le informazioni scientifiche attinenti al loro progetto di tesi.
Sono proposti insegnamenti specifici nei quali gli studenti imparano a reperire autonomamente le informazioni (letteratura scientifica, informazioni normative, consultazione di banche dati), in modo da rimanere costantemente aggiornati, una qualità necessaria a causa della grande diversificazione dei potenziali sbocchi occupazionali e della rapida evoluzione scientifica, tecnica e normativa delle biotecnologie. La capacità di apprendimento dei laureati è fondamentale anche rispetto alla prospettiva di accesso al terzo livello di formazione superiore (Master di secondo livello, Dottorato di Ricerca, Scuola di Specialità).
La capacità di apprendimento viene verificata in itinere mediante la valutazione di relazioni prodotte in modo autonomo su temi specifici trattati durante gli insegnamenti e sull'attività di ricerca di informazioni (bibliografiche, normative o dati) e in sede di esame di laurea mediante la valutazione dell'apporto personale teorico-pratico dato dallo studente rispetto ai risultati riportati nella tesi di laurea e alla loro discussione.
Sono proposti insegnamenti specifici nei quali gli studenti imparano a reperire autonomamente le informazioni (letteratura scientifica, informazioni normative, consultazione di banche dati), in modo da rimanere costantemente aggiornati, una qualità necessaria a causa della grande diversificazione dei potenziali sbocchi occupazionali e della rapida evoluzione scientifica, tecnica e normativa delle biotecnologie. La capacità di apprendimento dei laureati è fondamentale anche rispetto alla prospettiva di accesso al terzo livello di formazione superiore (Master di secondo livello, Dottorato di Ricerca, Scuola di Specialità).
La capacità di apprendimento viene verificata in itinere mediante la valutazione di relazioni prodotte in modo autonomo su temi specifici trattati durante gli insegnamenti e sull'attività di ricerca di informazioni (bibliografiche, normative o dati) e in sede di esame di laurea mediante la valutazione dell'apporto personale teorico-pratico dato dallo studente rispetto ai risultati riportati nella tesi di laurea e alla loro discussione.
Requisiti di accesso
Per accedere al corso di laurea magistrale in Biotechnology for the Bio-based and Health Industry è richiesto il possesso di un diploma di laurea triennale L-2 (Biotecnologie) o L-13 (Scienze Biologiche) previste dal D.M. 270/04 o, nelle classi equivalenti 1 o 12 previste dal D.M. 509/99.
In alternativa, è richiesto il possesso di altro titolo di studio conseguito in Italia o all'estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente. In questo caso, lo studente potrà essere ammesso solo se in possesso di un numero adeguato di crediti (CFU) nei settori scientifico-disciplinari come di seguito riportato:
- almeno 12 crediti (CFU) nell'area 01 delle Scienze Matematiche e Informatiche, area 02 delle Scienze Fisiche e nel SSD MED/01 (Statistica Medica) dell'area 06 delle Scienze Mediche;
- almeno 12 crediti (CFU) nell'area 03 delle Scienze Chimiche;
- almeno 36 crediti (CFU) nell'area 05 delle Scienze Biologiche e nei SSD MED/03 (Genetica Medica), MED/04 (Patologia Generale), MED/07 (Microbiologia e Microbiologia Clinica), MED/08 (Anatomia Patologica), MED/42 (Igiene Generale e Applicata) dell'area 06 delle Scienze Mediche.
Lo studente deve essere in possesso dei requisiti curriculari prima della verifica della personale preparazione; in particolare, non è ammessa l'assegnazione di debiti formativi od obblighi formativi aggiuntivi a studenti di una laurea magistrale.
La verifica dell'adeguatezza della preparazione personale di tutti i candidati in possesso dei requisiti di ammissione avviene mediante un colloquio svolto da un'apposita Commissione e la compilazione di un questionario. Il colloquio verte su argomenti relativi alle discipline di cui sopra. In caso di esito negativo, non è consentito l'accesso al corso di laurea per l'a.a. in corso.
Gli studenti devono possedere un'adeguata conoscenza della lingua inglese, corrispondente almeno al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (CEFR).
In alternativa, è richiesto il possesso di altro titolo di studio conseguito in Italia o all'estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente. In questo caso, lo studente potrà essere ammesso solo se in possesso di un numero adeguato di crediti (CFU) nei settori scientifico-disciplinari come di seguito riportato:
- almeno 12 crediti (CFU) nell'area 01 delle Scienze Matematiche e Informatiche, area 02 delle Scienze Fisiche e nel SSD MED/01 (Statistica Medica) dell'area 06 delle Scienze Mediche;
- almeno 12 crediti (CFU) nell'area 03 delle Scienze Chimiche;
- almeno 36 crediti (CFU) nell'area 05 delle Scienze Biologiche e nei SSD MED/03 (Genetica Medica), MED/04 (Patologia Generale), MED/07 (Microbiologia e Microbiologia Clinica), MED/08 (Anatomia Patologica), MED/42 (Igiene Generale e Applicata) dell'area 06 delle Scienze Mediche.
Lo studente deve essere in possesso dei requisiti curriculari prima della verifica della personale preparazione; in particolare, non è ammessa l'assegnazione di debiti formativi od obblighi formativi aggiuntivi a studenti di una laurea magistrale.
La verifica dell'adeguatezza della preparazione personale di tutti i candidati in possesso dei requisiti di ammissione avviene mediante un colloquio svolto da un'apposita Commissione e la compilazione di un questionario. Il colloquio verte su argomenti relativi alle discipline di cui sopra. In caso di esito negativo, non è consentito l'accesso al corso di laurea per l'a.a. in corso.
Gli studenti devono possedere un'adeguata conoscenza della lingua inglese, corrispondente almeno al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (CEFR).
Esame finale
La prova finale consiste nella presentazione di un elaborato scritto in lingua inglese (tesi di laurea) prodotto in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore (docente del Corso di Laurea o comunque afferente al Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita referente per il Corso di Laurea).
Nella tesi vengono riportati e discussi in modo critico i risultati dell'attività di ricerca sviluppata durante il tirocinio curriculare di durata non inferiore a nove mesi e al quale, vista l'importanza rivestita per raggiungere l'obiettivo formativo prefissato, viene riservato un numero elevato di crediti formativi). La tesi verte su un argomento scientifico coerente con gli obiettivi del Corso di Studio ed è svolta dallo studente presso un laboratorio universitario o esterno (anche all'estero) convenzionato con l'Università. La scelta del laboratorio di ricerca ospitante e del progetto di tesi è soggetta ad approvazione del Consiglio di Corso.
Il contenuto dell'elaborato viene esposto oralmente (in lingua inglese) dal candidato di fronte ad una commissione giudicatrice (commissione di laurea) che può rivolgere delle domande in modo da poter valutare la preparazione, la capacità di giudizio e le abilità comunicative raggiunte dal candidato. La discussione è stimolata dal controrelatore assegnato dal Corso di Studio che valuta i contenuti ed il linguaggio dell'elaborato. Il voto di laurea viene attribuito dalla commissione di laurea sulla base dell'esito della prova finale e della carriera dello studente. La nomina della commissione e la modalità di attribuzione del voto di laurea sono disciplinate da un apposito regolamento del CdS.
Nella tesi vengono riportati e discussi in modo critico i risultati dell'attività di ricerca sviluppata durante il tirocinio curriculare di durata non inferiore a nove mesi e al quale, vista l'importanza rivestita per raggiungere l'obiettivo formativo prefissato, viene riservato un numero elevato di crediti formativi). La tesi verte su un argomento scientifico coerente con gli obiettivi del Corso di Studio ed è svolta dallo studente presso un laboratorio universitario o esterno (anche all'estero) convenzionato con l'Università. La scelta del laboratorio di ricerca ospitante e del progetto di tesi è soggetta ad approvazione del Consiglio di Corso.
Il contenuto dell'elaborato viene esposto oralmente (in lingua inglese) dal candidato di fronte ad una commissione giudicatrice (commissione di laurea) che può rivolgere delle domande in modo da poter valutare la preparazione, la capacità di giudizio e le abilità comunicative raggiunte dal candidato. La discussione è stimolata dal controrelatore assegnato dal Corso di Studio che valuta i contenuti ed il linguaggio dell'elaborato. Il voto di laurea viene attribuito dalla commissione di laurea sulla base dell'esito della prova finale e della carriera dello studente. La nomina della commissione e la modalità di attribuzione del voto di laurea sono disciplinate da un apposito regolamento del CdS.
Profili Professionali
Profili Professionali
Biotecnologo Industriale
Le funzioni che possono essere svolte dai laureati sono caratterizzate da un’elevata competenza scientifica e tecnologica:
- ricerca e sviluppo (R&S) applicata: ricercatore e group leader, responsabile dell’innovazione di prodotto e della progettazione e sviluppo di nuovi farmaci, nutraceutici, di dispositivi biomedicali, di sistemi biologici per la produzione e trasformazione di molecole e biomasse in prodotti sostenibili, di produzione di biopolimeri e nanomateriali;
- gestione ed innovazione dei processi produttivi che utilizzano componenti biologici (microorganismi, cellule, tessuti, macromolecole): addetto e responsabile di processo, di innovazione di processo e della valutazione e implementazione di criteri di sostenibilità e compatibilità ambientale; addetto e responsabile del controllo qualità e certificazione; responsabile della formazione di tecnici di laboratorio e di produzione; consulente nel trasferimento tecnologico e stesura dei brevetti e nella predisposizione di documenti inerenti alle procedure regolatorie e ai clinical trials.
I laureati magistrali in Biotechnology for the Bio-based and Health Industry integrano competenze multidisciplinari ad elevato contenuto scientifico, una specifica preparazione sperimentale in ambito tecnologico e numerose competenze trasversali, che permetteranno loro di operare nei vari ambiti delle biotecnologie industriali, da quello chimico-industriale, farmaceutico e biomedicale, ai settori produttivi in cui le conoscenze biotecnologiche sono rilevanti ed innovative (es. bioraffinerie, agroalimentare, ambientale, bioenergetico, biomateriali/tessile).
Le competenze che vengono fornite al laureato sono:
- nell’ambito della biologia molecolare e dell'ingegneria genetica, proteica e metabolica e della chimica delle fermentazioni per lo sviluppo, il miglioramento e la produzione di molecole di interesse biotecnologico, della manipolazione genetica di organismi, della diagnostica molecolare, delle nanobiotecnologie;
- nella progettazione ed integrazione di biomateriali e biosensori in dispositivi biomedicali, di sviluppo di sistemi ed approcci diagnostici innovativi e di terapie molecolari e cellulari; di produzione di farmaci biotecnologici e di nutraceutici;
- nell’ambito molecolare, microbiologico, biochimico e tecnico per la gestione di processi biologici dalla scala di laboratorio alla scala pilota e produttiva;
- nella progettazione ed utilizzo della componente biologica in bioreattori e impianti per processi biotecnologici e in sistemi di monitoraggio ed analisi della sostenibilità dei processi produttivi;
- nella gestione di processi industriali basati su catalisi enzimatica e di processi fermentativi per la produzione di metaboliti, farmaci, nutraceutici e chemicals ottenuti anche da risorse rinnovabili (con particolare approfondimento al settore delle bioraffinerie);
- nella progettazione e gestione di impianti basati su sistemi biologi per il recupero, la valorizzazione e la trasformazione di biomasse (anche di scarto) in prodotti sostenibili, per la biodegradazione di materiali o molecole inquinanti e per il biorisanamento ambientale;
- nelle tecnologie e metodi (anche bioinformatici) per la caratterizzazione strutturale e funzionale delle biomolecole e dei (nano)biomateriali correlati alla loro produzione e utilizzo biotecnologico;
- nell’analisi statistica di dati biologici e nelle metodiche di analisi chimiche e biologiche;
- nella partecipazione a progetti di ricerca nell'ambito delle biotecnologie per la salute umana (ad es. per lo sviluppo di terapie cellulari e vaccini) e nella partecipazione a clinical trials;
- nell’interrogazione di banche dati biologiche e nell’analisi di informazioni genomiche, proteomiche e metabolomiche e di database di letteratura scientifica per ottenere informazioni necessarie allo sviluppo dei processi;
- nell’analisi di qualità e validazione di prodotti biotecnologici;
- nella valutazione economico-finanziaria, del contenuto innovativo e implementazione degli aspetti regolatori di processi o prodotti biotecnologici, con specifica attenzione al technology transfer;
- nella gestione delle attività di promozione e sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica in ambiti correlati con le discipline biotecnologiche; nella capacità di comunicare i punti di forza dei prodotti biotecnologici.
I Laureati si possono inserire in attività di ricerca e produttive con le seguenti mansioni: ricercatore in ambito biotecnologico, biologico, farmaceutico, chimico, biomedico ed ambientale; consulente o responsabile dello sviluppo di prodotti e processi biotecnologici; responsabile o addetto di laboratori di controllo della produzione;
responsabile o addetto di laboratori dedicati ad analisi biochimiche, biologiche e microbiologiche e allo sviluppo di biofarmaci, nutraceutici, biomateriali, metodologie e sistemi diagnostici e loro applicazione; responsabile o addetto presso impianti pilota e produttivi (basati su fermentazioni, bioconversioni, ecc.); responsabile o addetto di impianti di bioraffinerie, di depurazione biologica o di processi di biorisanamento; consulente o operatore in attività di controllo ambientale limitatamente agli aspetti biologici; responsabile o impiegato in ufficio acquisti nel settore materie prime e prodotti biochimici e biomolecolari; impiegato in uffici brevetti e attività che si occupano di proprietà intellettuale; responsabile o consulente in società che si occupano di technology transfer di prodotti e processi biotecnologici; responsabile, impiegato o consulente di marketing di prodotti e di processi biotecnologici; collaboratore o consulente in attività di clinical trials per lo sviluppo di farmaci; operatore nella formazione e divulgazione scientifica e tecnologica; imprenditore in campo biotecnologico.
iGli sbocchi occupazionali previsti il laureato magistrale in Biotechnology for the Bio-based and Health Industry sono:
- aziende o enti di ricerca (pubblici o privati), società di consulenza o aziende produttive del settore biotecnologico, biomedico, agro-alimentare, farmaceutico (anche per gli aspetti regolatori), nutraceutico, ambientale e dell’energia (in particolare nel settore delle bioraffinerie), della chimica fine, della cosmetica e dei prodotti per il benessere dell’individuo;
- centri diagnostici e di ricerca applicata;
- laboratori di analisi;
- agenzie, enti o organismi preposti alla formazione, al technology transfer, al sostegno della ricerca scientifica e alla divulgazione scientifica;
- aziende ed enti per la certificazione di qualità, uffici brevetti e marchi;
- centri o enti pubblici e privati per la formazione tecnico-scientifica e per la divulgazione tecnico-scientifica;
- esercizio della professione di Biologo, previo superamento dell’esame di abilitazione nazionale e iscrizione all’Albo dei Biologi;
- Università e centri di ricerca, proseguendo la propria formazione in scuole di specializzazione, master di secondo livello e dottorato di ricerca.
- I laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno come previsto dalla legislazione vigente partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l’insegnamento secondario.
Insegnamenti
Insegnamenti (28)
4 CFU
32 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
50 ore
6 CFU
54 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
54 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
56 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
2 CFU
16 ore
2 CFU
16 ore
30 CFU
240 ore
4 CFU
32 ore
No Results Found
Persone
Persone (31)
Docenti di ruolo di IIa fascia
Ricercatori a tempo determinato
Ricercatori a tempo determinato
Docenti di ruolo di IIa fascia
Ricercatori a tempo determinato
Docenti di ruolo di IIa fascia
Ricercatori a tempo determinato
Ricercatori a tempo determinato
Collaboratori
Docenti di ruolo di Ia fascia
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti di ruolo di IIa fascia
Collaboratori
Docenti di ruolo di Ia fascia
Docenti
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti di ruolo di Ia fascia
Assegnisti
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti di ruolo di Ia fascia
Docenti
Ricercatori a tempo determinato
No Results Found